
L'attenzione che il gruppo Fs dedica alla manutenzione delle infrastrutture e alla realizzazione dei progetti del Pnrr si traduce in 1.200 cantieri aperti sulla rete. I disagi per l'utenza «non finiranno in un mese, ma andranno avanti per anni», ha spiegato ieri l'ad Stefano Donnarumma (in foto) in una conferenza stampa convocata per illustrare le azioni che saranno intraprese per minimizzare gli impatti dopo mesi di polemiche (alcune ad arte per colpire il governo per interposta persona). A questo proposito l'ad ha voluto evidenziare che la situazione altrove in Europa è ben peggiore. «I problemi accadono solo in Italia? Assolutamente no. Andate a vedere cosa succede in Germania, dove la rete ferroviaria è in ginocchio e sono costretti a volte a fermare tratti della rete», ha puntualizzato sottolineando che «noi non li fermiamo pur avendo i cantieri del Pnrr aperti».
Il gruppo Fs, infatti, investirà 100 miliardi di euro nei prossimi dieci anni, il 62% nella sola infrastruttura ferroviaria: dai binari, alle stazioni fino alle tecnologie che fanno viaggiare i treni. L'impatto economico di queste spese in conto capitale «vale 2,3 volte sul Pil italiano», ha rimarcato. Donnarumma ha ricordato che la rete «è stata pensata in passato per un utilizzo, lo ha fatto egregiamente, ora però ne fa un altro con altri volumi di traffico e quindi inizia a manifestare l'esigenza di una manutenzione o riparazione». L'ad di Fs si è soffermato sulla saturazione dell'Alta Velocità, con i nodi di Roma e Milano pieni e quello di Napoli vicino al suo massimo. «Nel 2017 c'erano 306 viaggi al giorno dei treni Av, nel 2024 sono stati 400, è un incremento molto importante», ha ricordato aggiungendo che «noi gestiamo più di 9mila treni al giorno, con picchi fino a 10mila». Se un giorno dieci treni Av sono in ritardo, «ricordiamoci sempre che stiamo parlando di uno o due su mille». Riguardo alle strategie per ridurre i disagi, Donnarumma ha evidenziato che «non vogliamo ridurre il numero dei treni, al massimo ne accorpiamo qualcuno». Nei giorni scorsi, ha proseguito, «abbiamo visto il nostro duplex viaggiare sulle ferrovie francesi, tecnicamente si può fare: invece di far viaggiare un treno solo, se ne attaccano due». In particolare, ieri è stata presentata la pianificazione degli interventi sulla rete che questa estate coinvolgeranno sette linee ferroviarie italiane comportando aumenti dei tempi di percorrenza dai 20 minuti alle due ore e, in tre casi, la sostituzione del treno con autobus. «Zero disagi non si possono avere, dobbiamo tenerli a un livello di accettabilità pianificandoli bene», ha detto Donnarumma argomentando che «adegueremo la vendita dei biglietti man mano che andremo avanti, così l'utente scoprirà che quel determinato viaggio durerà di più e se ha già acquistato il biglietto potrà cambiarlo senza pagare nulla». Gli interventi più significativi riguarderanno l'Alta Velocità Milano-Bologna, (lavori dall'11 al 17 agosto e aumento dei tempi di percorrenza di un'ora), la Firenze-Roma, (11-22 agosto, 40 minuti) e la Milano-Venezia (5-25, 90 minuti). Quanto al passaggio di Gianpiero Strisciuglio da Rfi a Trenitalia «nessuno ci ha mai detto che qualcosa non andava bene», ha spiegato l'ad e «abbiamo ottenuto un nulla osta» dal Mef.
Sulla possibilità di aprire il capitale previa individuazione dell'asset base, il progetto «è stato definito molto interessante, stiamo valutando la fattibilità» ma non si parla ancora con nessuno.Revocato lo sciopero nazionale del personale del Gruppo Fs, indetto da alcune sigle sindacali autonome per domani e domenica.
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