Un'iniezione di fiducia nelle capacità imprenditoriali del nostro Paese. Proprio alla vigilia della festa della Repubblica Silvio Berlusconi prende posizione a fianco di Confindustria e avverte: dal Recovery Fund al Mes, tutto può essere utile purché non sia sprecato in modo clientelare. Il leader azzurro non sarà in una delle piazze italiane per partecipare alla manifestazione indetta dal centrodestra in memoria di tutti gli italiani rimasti «vittime» (dirette o indirette) della pandemia e del lockdown, ma sottoscrive gli appelli lanciati dalla Confindustria. E avverte: «Dobbiamo utilizzare al meglio tutte le risorse che l'Europa ci mette a disposizione per il bene degli italiani». «Penso in particolare ai fondi del Mes - spiega il leader azzurro -, che sarebbe assurdo non richiedere, visto che abbiamo la possibilità di finanziarci con un tasso vicino allo zero. Possiamo investire nella sanità anche per non arrivare impreparati a una eventuale seconda ondata della pandemia. Potremo costruire nuovi ospedali, ammodernare quelli esistenti, realizzare dipartimenti sanitari nelle case di riposo per anziani e nelle carceri, investire di più nella ricerca, assumere più medici e infermieri e pagare di più quelli che già lavorano, potremo occuparci delle persone la cui salute è a rischio e di chi si trova in una situazione di grave povertà». «Tutto questo - aggiunge - naturalmente significa anche effettuare investimenti che mettano in moto importanti settori produttivi, dall'edilizia all'industria farmaceutica. Quanto al Recovery Fund, si tratta di vigilare affinché il Consiglio europeo confermi quanto deciso dalla Commissione. Sarà fondamentale che queste risorse, il doppio di quanto stanziato dal governo Conte, non diventino spesa assistenziale o clientelare».
L'altra faccia dell'orgoglio italiano sarà celebrato domani con la manifestazione indetta da tutto il centrodestra. Niente a che fare con gli assembramenti di sabato in piazza Duomo. Nessuna scena isterica. Nessun urlo. Nessuno slogan fuori luogo. Sarà un silenzio composto, quello che garantiscono gli organizzatori. Ma un silenzio straziante; come il dolore delle famiglie delle vittime dirette del coronavirus e quelle indirette, vale a dire tutti coloro cui il lockdown ha tolto tutto. «Ma non la dignità» puntualizzano gli organizzatori della manifestazione. Si ritroveranno in buon ordine (ma distanziati secondo quanto prevedono le norme di prevenzione al contagio) per dire agli italiani che c'è chi pensa a loro.
Da Palermo a Trieste, nelle principali piazze dei capoluoghi il centrodestra onorerà il due giugno con una manifestazione silenziosa. «Patrioti con discrezione», spiegano da Fratelli d'Italia dove non è andato proprio giù che il «no» imposto dal Ministero della Difesa al tributo al Milite Ignoto sia arrivato prima alla stampa che ai diretti interessati. All'altare della Patria andrà, come sempre, il presidente della Repubblica, prima di spostarsi a Codogno.
È lì che la Festa della Repubblica registrerà il suo epicentro. Nel paese del Lodigiano che per primo si è trovato a combattere contro il nuovo nemico e che ha dato un pesante tributo di vittime alla guerra al Covid-19.
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