Qualche mobile, non di più. E poi le poltrone e le scrivanie. Il tutto per un prezzo da forfait. Eppure è proprio su questi quattro soldi che l'aspirante ct della destra Gianfranco Fini e il fu premier Mario Monti stanno litigando come due bambini. Il prezzo della vendita, che risale all’inizio della campagna elettorale dell'anno scorso, è di poche migliaia di euro. Eppure i due non sono riusciti a mettersi d'accordo. Tanto che adesso si sono messi a trattare con l’aiuto dell'arbitrato.
Come si legge nel bilancio del 2013, riportato da Libero, Scelta civica ha appostato 20mila euro al fondo per rischi e oneri "a copertura del debito esistente nei confronti di Fli per il
corrispettivo da riconoscere in relazione agli arredi e attrezzature presso la sede di via Poli in Roma. L’accantonamento è stato commisurato in base alla trattativa non ancora conclusa con Fli".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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