Finisce al Tribunale dei ministri l'indagine sulla scorta del premier

Sotto i riflettori il comportamento degli agenti intervenuti a "liberare" la compagna di Giuseppi dal reporter delle "Iene"

Finisce al Tribunale dei ministri l'indagine sulla scorta del premier

Sono stati inviati al Tribunale dei Ministri gli atti relativi al caso dell'uso della scorta del premier Giuseppe Conte dopo la denuncia presentata alla Procura di Roma da Roberta Angelilli, esponente politica di Fratelli d'Italia. Il fascicolo, dove risulta iscritto il presidente del Consiglio, è ora all'attenzione del tribunale dei Ministri. L'accusa sarebbe di peculato per l'ipotetico uso distorto della sua scorta in una vicenda che riguarda la sua compagna, Olivia Paladino.

I fatti cui si riferisce la denuncia risalgono al 26 ottobre scorso quando la signora Paladino, incalzata dalla troupe delle Iene guidata da Filippo Roma. Il reporter intendeva chiedere alla donna una sua dichiarazione in merito a una vicenda giudiziaria che riguarda suo padre, Cesare Paladino, nella sua qualità di gestore dell'hotel Plaza di Roma. Paladino, infatti, era stato condannato per peculato dal momento che non ha versato due milioni di euro di tassa di soggiorno (dal 2014 al 2018) dei clienti dell'albergo. Il reato, per sua fortuna, è stato però depenalizzato quest'estate grazie a un decreto del Presidenza del consiglio dei ministri.

Secondo la prima ricostruzione dei fatti, la donna si sarebbe sottratta alle domande dell'inviato delle Iene e per farlo si sarebbe rifugiata in un vicino supermercato dove poi sarebbe stata raggiunta da alcuni uomini della scorta del fidanzato-premier che l'avrebbero tenuta lontano dalla Iena troppo curiosa.

Sui fatti sabato scorso Filippo Roma è stato ascoltato a piazzale Clodio come persona informata dei fatti. Una volta ricevuti gli atti il Tribunale dei Ministri ha novanta giorni di tempo per decidere per l'archiviazione o per la trasmissione degli atti al Procuratore della Repubblica affinché chieda l'autorizzazione a procedere.

Il filmato che immortala la scena della donna che fugge nel supermercato, evitando così le domande dell'intervistatore, e del sopraggiungere degli uomini della scorta, non è mai andato in onda sulla trasmissione Mediaset. E su questa ipotetica censura chiede lumi il senatore della Lega William De Vecchis. Secondo il parlamentare la donna dovrebbe chiarire anche perché era tanto preoccupata di occultare una borsa da palestra, lasciata in custodia a una cassiera del supermercato. Il senatore fa maliziosamente notare che soltanto il giorno prima era entrata in vigore con un Dpcm la chiusura di tutte le palestre.

Francesco Lollobrigida di Fratelli d'Italia ha intanto annunciato la

presentazione di un'interpellanza urgente al governo per far luce sull'episodio, mentre l'ex parlamentare europea Angelilli, autrice dell'esposto, ha denunciato di essere da giorni destinataria di pesanti minacce sui social.

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