Silvio Berlusconi ha detto "no" e ha rinunciato alla corsa al Colle. Il centrodestra unito gli aveva chiesto di sciogliere la riserva e candidarsi per l'elezione del prossimo presidente della Repubblica. Verso le 16.30 il Cav si è riunito via Zoom con i ministri e i sottosegretari di Forza Italia per fare il punto della situazione in vista della partita per il Quirinale. Presente al summit anche il coordinatore nazionale Antonio Tajani e i vertici del partito. Berlusconi ha detto ai big azzurri di averli riuniti in video collegamento per conoscere il parere di tutti e ha ribadito la necessità di restare compatti.
La linea di Forza Italia
A prendere la parola è stato anche Antonio Tajani, che ha voluto ribadire la chiara linea di Forza Italia: l'auspicio è che il premier Mario Draghi non vada al Quirinale e dunque rimanga a Palazzo Chigi, "dove è inamovibile". E non convince l'idea, lanciata da Matteo Salvini, di fare un rimpasto di governo con l'ingresso dei leader dei partiti nei ministeri. L'Ansa riferisce inoltre che Tajani avrebbe sottolineato che "non è possibile accettare la ghettizzazione della sinistra nei confronti dei candidati del centrodestra".
Per Berlusconi è necessario che il governo Draghi completi la sua opera fino alla fine della legislatura, nel 2023, "per dare attuazione al Pnrr, proseguendo il processo riformatore indispensabile che riguarda il fisco, la giustizia, la burocrazia". Il nuovo presidente della Repubblica dovrà "rappresentare con la necessaria autorevolezza la Nazione nel mondo ed essere garante delle scelte fondamentali del nostro Paese nello scenario internazionale, l'opzione europea e quella atlantica, sempre complementari e mai contrapponibili, essenziali per garantire la pace e la sicurezza e rispondere alle sfide globali".
Le conseguenze di un eventuale approdo di Draghi al Colle sono sotto gli occhi di tutti: sarebbe complicato trovare una figura in grado di evitare la rottura di una maggioranza composta da tante anime così diverse tra loro. A quel punto il ritorno alle elezioni anticipate sarebbe a un passo. Ecco perché Forza Italia spera che Draghi rimanga alla guida dell'esecutivo attuale, senza cambi e innesti dopo l'elezione del capo dello Stato.
Il sostegno al Cav
Comunque Berlusconi può contare sul pieno e convinto sostegno di Forza Italia.
"Saremo al suo fianco qualsiasi cosa decida di fare", è in sostanza il messaggio che ministri e sottosegretari forzisti hanno tenuto a far passare nel corso dell'incontro da remoto. Dunque i vertici del gruppo azzurro hanno garantito l'appoggio totale al leader anche ora che ha deciso di ritirarsi dalla corsa per il Quirinale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.