Tira brutta aria all'interno del Movimento CinqueStelle, con numerosi dei suoi rappresentanti contrari all'appoggio ad un governo Mario Draghi. Un'insanabile frattura sembra ormai prossima. Alessandro Di Battista, Danilo Toninelli e lo stesso Bebbe Grillo hanno chiuso le porte all'ex presidente della Bce, l'uomo del "Whatever it takes". Fra i grillini, però, ci sono anche coloro che non intendono mollare la propria posizione all'interno del Parlamento, anche a costo di sostenere questa nuova possibile esperienza di governo. Del resto i pentastellati hanno mostrato enormi doti camaleontiche in questi ultimi anni, per usare un eufemismo. Come fare, dunque? A quanto pare alcuni membri del Movimento starebbero già sondando il terreno, e si sarebbero rivolti ad un ex collega di recente uscito dal gruppo, vale a dire Emilio Carelli.
Soltanto pochi giorni fa, infatti, il giornalista ed accademico italiano ha lasciato la compagine del M5s alla Camera (una scelta fatta con "grande sofferenza") per migrare nel Misto con l'intenzione di formare un nuovo gruppo politico, il “Centro-Popolari Italiani", in area centrodestra. "Io nei valori dei CinqueStelle credo tuttora. Poi però ho trovato una grande differenza fra la teoria e l'applicazione pratica", ha spiegato questa mattina a Omnibus, trasmissione in onda su La7. Adesso Giuseppe Conte è ormai il passato. Anzi, l'appoggio incondizionato a Giuseppi viene addirittura considerato negativo dall'ex grillino. "È stato un errore perché il risultato è stato negativo. Sarebbe stato un non errore se avessimo portato a casa un governo politico fatto da quella alleanza politica che c'era fra i 4 partiti fino a pochi giorni fa. Se il risultato per portare a casa un nuovo governo era sacrificare Conte, probabilmente col senno di poi dobbiamo dire, con tutto il rispetto che ho per Conte, bisognava cedere su quel punto". Quindi, per dirla in poche parole, pur di non cadere bisognava ascoltare chi (come Italia Viva di Renzi), chiedeva di passare oltre l'uomo dei Dpcm notturni per formare un "nuovo" esecutivo e mantenere le postazioni.
E adesso c'è Draghi. Si volta pagina. L'ostilita del Movimento nei confronti dell'ex presidente della Bce? "Non è ben chiaro se se l'ostilità è nei confronti di Draghi come persona che proviene dal mondo delle banche, dei poteri forti, o nei confronti di un governo tecnico". In ogni caso, i numeri portati da un eventuale gruppo formato da Carelli sarebbero preziosi per il nuovo esecutivo. E come l'ex grillino ha precisato nel corso dell'intervista, quasi a voler mettere le mani avanti ed a far digerire il nuovo governo tecnico che si staglia all'orizzonte: "Dobbiamo ricordare che nel 2011 l'Italia era chiamata ad una sorta di ricetta lacrime e sangue per la crisi economica, oggi Mario Draghi è chiamato ad investire 220 miliardi che arriveranno dall'Unione Europea. Quindi dobbiamo fare attenzione nell'analisi. La situazione è molto diversa".
Tutto viene fatto passare come azione necessaria per il bene del Paese, cioè quello che ci siamo sentiti ripetere fino alla nausea come motivazione alla base di un allontanamento dell'ipotesi di elezioni anticipate. "L'invito che faccio adesso a tutti i politici è non guardiamo al nostro ombelico, guardiamo al bene del Paese, rinunciando magari a qualche principio nostro che riteniamo intoccabile. Il bene del Paese deve essere al primo posto", ha affermato Carelli.
Ed alcuni grillini avrebbero già contattato il giornalista, forse per rispondere al suo appello e perché timorosi che una posizione "avversa" a Draghi nel Movimento possa mettere a rischio le sacre poltrone protette con fatica e con scarsa coerenza. "Sono stato contattato da alcuni colleghi del Movimento. Sono pochi, alcune unità", ha riferito l'ex pentastellato, come riportato da Agi. "Stiamo parlando, si tratta anche di avere il coraggio di uscire dal Movimento".
E sul nuovo governo ha aggiunto: "L'importante è che abbia delle persone di alto profilo. Spero che ci siano dei politici. E spero che siano politici di livello. Mi sono andato a rivedere la lista di ministri del governo Ciampi e devo dire che c'erano personalità di alto profilo come Andreatta".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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