Il funerale della piccola Giulia. "La casa pulita dai familiari"

Ancora troppi punti oscuri sulla morte della bimba. Sul cane nessuna traccia di Dna, il pigiama era pulito, come l'alloggio

Il funerale della piccola Giulia. "La casa pulita dai familiari"
00:00 00:00

Afferrata come fosse un peluche. È l'ipotesi più credibile nella ricostruzione della tragedia che ha sconvolto Acerra. Tyson, il pitbull assassino, avrebbe aggredito la piccola Giulia, 9 mesi, probabilmente credendo fosse un giocattolo di pezza. La potente mascella del cane, però, avrebbe spezzato l'osso del collo alla bambina, uccidendola.

Mentre il risultato dell'autopsia, eseguita martedì al policlinico di Napoli, viene messo agli atti dalla Procura di Nola, si sono svolti i funerali della bimba morta sabato sera in un appartamento al primo piano di una palazzina del rione Ice Snei. Esequie anticipate di due ore e svolte in forma privata per volere dei familiari nel Duomo cittadino, lo stesso dove a dicembre la bambina era stata battezzata. «Avete affidato Giulia alla Madonna» dice nell'omelia il vice parroco, don Gustavo Arbellino, rivolgendosi ai genitori. Vincenzo Loffredo, il padre 25enne di Giulia, resta indagato a piede libero per omicidio colposo. Più volte interrogato su quanto accaduto quella notte maledetta, Loffredo mette a verbale sempre la stessa versione. «Alle 22,30 circa mi sono addormentato, stanco della giornata al bar. Mia moglie era al lavoro, in pizzeria. Giulia l'ho messa a dormire sul lettone, accanto a me. Verso la mezzanotte mi sono svegliato e l'ho trovata in un lago di sangue». La corsa al pronto soccorso della clinica Villa dei Fiori, il tentativo di rianimare la piccola, il referto di morte. Meno di un'ora e il dramma è compiuto.

La madre, Angela Castaldo, 23 anni, avvertita dell'accaduto, fra pianti e urla se la prende con Vincenzo. In casa, oltre a Tyson, c'è Laika, una cagnetta di piccola taglia, la sola a essere registrata e quindi microchippata. Tutti e due i cani, adesso, sono stati affidati dalla Asl veterinaria a un canile di Frattaminore in attesa di esami approfonditi sulle loro feci. Si cercano elementi organici, il Dna di Giulia visto che nella bocca di entrambi non sono state trovate tracce di sangue. Su questo punto si pensa che Tyson, dopo aver morso la bimba al collo e alla testa, abbia bevuto. L'acqua avrebbe pulito, così, denti e cavità orale eliminando macchie evidenti a occhio nudo. Resta una serie di punti da chiarire, elementi che non tornano. A cominciare dal pigiamino della piccola, troppo pulito come i suoi capelli. Vincenzo l'avrebbe cambiata e lavata prima di portarla in ospedale? Se si, perché? L'uomo, accusato anche di omessa custodia dell'animale, è risultato positivo ai cannabinoidi, hashish. Gli inquirenti stanno anche valutando le registrazioni delle telecamere di zona per escludere che Loffredo si trovasse fuori casa nel momento dell'aggressione.

Anche nell'appartamento immediatamente messo sotto sequestro dal pm, gli esperti della scientifica non hanno trovato sangue a terra, come si sarebbero aspettati. Insomma, la scena del crimine è stata ripulita prima del sopralluogo della polizia.

«Sono stati i familiari - spiega l'avvocato Luigi Montano, legale di Loffredo - Alle 8 di domenica la madre di Giulia, i nonni materni e paterni, la sorella e la cognata dell'indagato sono entrati in casa per prendere delle fotografie. Non sapevano che l'immobile era già stato posto sotto sequestro». Sigilli e ordinanza della Procura, secondo il legale, sarebbero stati affissi sulla porta più tardi.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica