"È un furto". La lezione di Crosetto sul reddito di cittadinanza

Il fondatore di Fdi boccia senza mezzi termini il reddito grillino: "Ecco qual è la cosa più schifosa...". Poi punge Draghi: "Uno dei migliori banchieri, ma vive lontano dal mondo reale"

"È un furto". La lezione di Crosetto sul reddito di cittadinanza

Una questione di responsabilità compromesse, di regole sociali che saltano. Il reddito di cittadinanza? "Un furto di qualcuno a danno di altri". Guido Crosetto ha ribaltato così le prospettive, contestando la retorica pentastellata sul suddidio di Stato. A una settimana dal voto, il fondatore di Fratelli d'Italia è entrato a gamba tesa sulla questione per smontare le ragioni di chi difende a oltranza l'attuale impostazione della misura assistenzialista.

"La cosa più schifosa del reddito di cittadinanza non è che tu allevi delle persone che pensano di poter non lavorare per vivere, ma il fatto che una società sta assieme in base a un patto che tutti noi abbiamo sottoscritto senza neppure saperlo: quello per cui ciascuno porta un pezzo di peso sulle spalle per tutti. Il fatto che tutti lo portassimo lo ha reso sopportabile, mentre se qualcuno comincia a spostarsi e a non portarlo, diventa sempre meno sopportabile", ha affermato l'imprenditore cuneese nel corso di una manifestazione elettorale a Novara.

"Se un ragazzo di 22 anni, a cui magari offri sei o sette lavori, si rifiuta perchè preferisce non lavorare e prendere il reddito di cittadinanza, la smette di portare una parte di quel peso, e qualcun altro dovrà portarne di più", ha proseguito Crosetto, che con il suo ragionamento ha bocciato l'efficacia del reddito, denunciando gli effetti indesiderati della misura. "Provate a vederlo così il reddito di cittadinanza: è un furto che qualcuno fa ai danni degli altri", ha ancora sentenziato l'ex parlamentare.

Nel discorso tenuto a una settimana dal voto, l'imprenditore ha pure bacchettato Mario Draghi, auspicando un ritorno totale al primato della politica partitica. "Conosco Draghi da tanti anni ed è uno dei migliori banchieri centrali del mondo. Ma lui vive con quelli come lui, in un mondo lontano da quello reale. Questo assomiglia a quello che succedeva con i re nel passato", ha chiosato Crosetto. Poi la stilettata ai fan dei governi delle larghissime intese: "Ci hanno spiegato che bastavano i tecnici bravi per gestire il Paese, ma come tutti hanno potuto vedere non è andata così: abbiamo avuto tecnici bravissimi che, senza rendersene conto, hanno fatto male all'Italia". I tecnici, ha aggiunto ancora il fondatore di Fdi, "sono importantissimi" ma solo "se qualcuno li mette insieme e ha una visione".

Per questo - ha concluso Crosetto - "ci vuole la capacità di scegliere i migliori per un realizzare un progetto per il Paese. Questa è la rivoluzione che vogliamo fare per togliere tutto quello che blocca il Paese e non lo lascia crescere". Infine non è mancata una netta condanna alla burocrazia che ostacola l'Italia. "Noi viviamo in un Paese nel quale ci vogliono anni per dare risposte che in altri Paesi arrivano in un giorno. Abbiamo aziende che chiedono permessi per lavorare e creare posti di lavoro, e aspettano 36 mesi. Noi abbiamo la Guardia di Finanza che ti entra in casa perchè deve fare il budget: gli dicono 'vai e fai delle multe', e poi tocca a te dimostrare che non c'era motivo.

Abbiamo bloccato impianti eolici e fotovoltaici da sette anni, che potrebbero sostituire il gas russo, e che sono ostaggio delle Sovrintendenze", ha osservato Crosetto.

Da qui, l'amara considerazione: "Nessuno ha mai chiesto conto a queste persone del perchè bloccano tutto".

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