Chissà quanto aveva in storia Alessandro Di Battista. Sicuramente meno di quanto non avesse in educazione civica, visto che si propone di non riformare la Costituzione repubblicana, ma ne parla senza sapere nemmeno la data in cui fu eletta l'Assemblea che la scrisse.
Intervistato in collegamento con PiazzaPulita, il tribuno a Cinque Stelle si accalora come di consueto improvvisando un comizio contro la riforma della Carta varata dal governo (legittimo, per carità) ma scivola in un errore storico davvero marchiano.
"Mi state dicendo che mi dovrei vergognare a difendere la Costituzione del boom economico o la Costituzione approvata a suffragio universale nel 1948?".
Una bella dimostrazione di ignoranza, dato che come tutti (ma soprattutto i parlamentari) dovrebbero sapere, la Carta costituzionale venne approvata dall'Assemblea Costituente (eletta, quella sì, a suffragio universale, ma nel
1946) il 22 dicembre 1947, pubblicata in Gazzetta Ufficiale cinque giorni dopo ed entrata in vigore dal 1 gennaio del 1948.Qualcosa che dovrebbero ricordare tutti gli italiani e in particolare chi è chiamato a rappresentarli.
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