Una pesante minacce di morte al presidente della Liguria Giovanni Toti è comparsa su un muro di un sottopassaggio di Sampierdarena, uno dei più popolosi quartieri di Genova. A notare il messaggio di violenza è stato lo stesso fondatore del movimento politico "Cambiamo!" mentre si stava recando insieme ad alcuni esponenti della sua lista, tra cui l'assessore Ilaria Cavo, ad banchetto del suo partito.
Sulla parete mani ignote hanno, infatti, posto l’inquietante frase "Toti a testa in giù", un chiaro riferimento alla macabra esposizione del cadavere di Benito Mussolini a piazzale Loreto a Milano. Il presidente della Liguria, però, non si è intimorito dinnanzi alla scritta tanto che si è fatto fotografare e, poi, ha denunciato il gesto su Facebook. "Che tristezza. E la sinistra 'democratica’ muta. Ci dispiace per voi ma serve ben altro per fermarci!", ha scritto Toti come commento all’immagine.
La minaccia arriva in un clima politico sempre più acceso. In Liguria, probabilmente a fine maggio, i cittadini saranno chiamati alle urne per le elezioni Regionali. Il Governatore, con tanto di felpa in stile "salviniano", proprio ieri ha presentato in un hotel di Genova il simbolo della sua lista in vista dell’ormai sempre più vicino voto. Con questo emblema, un cerchio arancione con l'enorme scritta "Toti presidente" in blu, il presidente della Liguria inaugura ufficialmente la campagna elettorale per la sua rielezione. Una mossa, questa, che ha anche un altro significato: mettere la parole fine alle indiscrezioni su chi, all'interno del centrodestra, preferirebbe altre figure alla guida della coalizione.
Con Toti era presenti, tra gli altri, Lilli Lauro, Marco Scajola, Ilaria Cavo e Giacomo Giampedrone. "È la lista della Liguria e dell'Italia del "sì", la lista dell'anima di quanto abbiamo fatto - ha ribadito il Governatore durante la presentazione - un posto dove partecipano persone che hanno voglia di costruire.
Sono orgoglioso di quello che stiamo costruendo: ha vinto la voglia di provare a trovare una casa comune in cui ridare uno spazio di possibilità politica a chi è impegnato in realtà civiche ma non trova un riferimento a livello nazionale".I motori si scaldano ma all’orizzonte si addensano nuvole nere. Ci si augura che la vergognosa scritta sul muro non sia preludio di una tempesta.
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