«Siamo un capriccio della politica». Giorgia Meloni ripete la frase che disse nel 2017 al congresso di Fdi di Trieste, solo che adesso che è arrivata a Palazzo Chigi ha tutto un altro sapore. «Era così difficile che potesse accadere a noi, figli di un dio minore, questo è il primo governo che dopo 10 anni esce dal voto degli elettori e non da giochi di palazzo».
Dal palco di piazza del Popolo, dove si festeggiano «10 anni di amore per l'Italia» di Fdi, la leader della destra vanta la testardaggine con cui ha invertito ogni previsione. «Quando Fdi è nata nessuno avrebbe creduto che saremmo arrivati fin qui. Abbiamo dimostrato che si può fare politica privilegiando il giusto per le tue idee sull'utile per il tuo destino. Non c'è stato mai niente di facile e siamo arrivati al governo della nazione nel momento più difficile della sua storia. Ma la scommessa l'abbiamo vinta, stravolgeremo anche il pronostico sulla durata del governo».
La cavalcata di Giorgia è sui manifesti che raccontano l'andamento elettorale di FdI, dalla nascita nel 2012. Politiche 2013: 1,96%, europee 14: 3,67, politiche 18: 4,33, europee 19: 6,44, politiche 22: 26%. I sondaggi non ci sono ma vanno oltre il 30%. «Dopo 7 anni - confessa - ho pensato di ritirarmi e invece abbiamo fatto il salto. Ero convinta che fosse più difficile arrivare al 5 che salire dopo. Tutto questo non l'ho fatto da sola ma con straordinari dirigenti che ringrazio».
Un quarto d'ora prima delle 18 i canti di Natale per la folla di piazza del Popolo s'interrompono e compare lei, la leader dI Fdi diventata presidente del Consiglio. Maglione a collo alto chiaro, occhi stanchi ma tanta gioia nei sorrisi, Giorgia saluta e abbraccia i fan, poi si siede in prima fila con Ignazio La Russa e Francesco Lollobrigida. Ecco i videomessaggi di Silvio Berlusconi e Matteo Salvini. Applaude il Cavaliere quando dice che il suo governo è il punto d'arrivo del cammino iniziato 28 anni fa dal Pdl e il Capitano che si augura non 5 ma 10 anni per questo esecutivo che ha 56 giorni.
Sul palco il tricolore è una vela gonfiata di consensi che porta lontano, accompagna Giorgia una musica trionfante, come un Rocky Balboa che sa di aver già vinto.
Lei difende dalle critiche il suo governo e il suo partito. «Vi si dice che sono cambiata, che Fdi è cambiata, non è vero. Non guardo i sondaggi, ma i dati sociali, economici, demografici. Tanti ministri sono qui e c'è un buon clima tra noi. Anche la manovra l'abbiamo approvata in consiglio in un'ora. Ed è politica, con molto degli impegni presi su famiglia, crescita produttiva, difesa delle categorie più fragili, anche se avremmo voluto fare di più. Ringrazio gli alleati che mi stanno rendendo il lavoro molto facile».
Per Meloni sono «bizzarre» certe posizioni della Cgil, che definisce la manovra contro i poveri, insiste che sul reddito cittadinanza bisognava distinguere tra chi può e chi non può lavorare. «Il nostro è un governo che fa delle scelte, ci mette la faccia e non si fa spaventare». Sui migranti rivendica che è suo il merito di aver imposto all'Europa, per la prima volta, di mettere il problema tra le priorità.
Gli screzi con la Francia? «Una reazione curiosa, eccessiva quella di Macron. Noi difendiamo il nostro interesse nazionale, finora secondario, come gli altri». Per le regionali del Lazio Fdi sceglierà il candidato, oggi presenterà una rosa agli alleati ed entro lunedì farà l'annuncio finale.
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