Giorgia Meloni avverte Conte: "Non faremo gli utili idioti"

La presidente di Fratelli d'Italia chiarisce: "Siamo disponibili a collaborare, ma non avvantaggiamo chi fa passerelle per vanità politica"

Giorgia Meloni avverte Conte: "Non faremo gli utili idioti"

Collaborare sì, ma non per allungare la vita dell'esecutivo giallorosso o per fare delle prove su un maxi inciucio. Giorgia Meloni ribadisce la propria disponibilità alla cooperazione ma chiarisce: "Noi fin dall’inizio siamo stati disponibili a collaborare con il governo in un momento di grave emergenza per il Paese. Ma quello che non possiamo e non vogliamo fare è gli utili idioti a vantaggio di chi approfitta del Coronavirus per fare passerelle e per vanità politica". Se da una parte c'è Luigi Di Maio che ha richiamato alla responsabilizzazione da parte delle opposizioni, dall'altra la leader di Fratelli d'Italia sottolinea l'importanza dell'accortezza nazionale del governo: "E questa responsabilità, con alcune eccezioni come il ministro Speranza che ha un atteggiamento istituzionale apprezzabile, non l’ho vista".

Dopo la conferma ufficiale relativa alla chiusura delle scuole e degli atenei in tutta Italia fino a domenica 15 marzo, la presidente di FdI ha inviato al presidente del Consiglio Giuseppe Conte una lista di proposte personali: come già annunciato nella serata di ieri, una possibile idea potrebbe riguardare "un congedo parentale al 70% o a un contributo di 500 euro per le babysitter per i nuclei familiari in cui tutti siano occupati con figli sotto i 14 anni"; un'altra soluzione potrebbe essere rappresentata dalla sospensione e dal ricalcolo "di tutte le rette scolastiche, al pagamento degli insegnanti a spese dello Stato".

"Non sosteniamo il governo"

Alla maggioranza rimprovera la "bulimia comunicativa" che ha fatto passare gli italiani "come gli untori del mondo". In questa emergenza potrebbe risultare utile un intervento diretto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "Potrebbe essere una figura tranquillizzante in questo momento". Dal punto di vista economico è evidente che serve "un grande piano europeo" che permetta non solo di "sforare il rapporto deficit/Pil", ma anche di rendere utilizzabili "i fondi europei non spesi". Più in generale le misure di buonsenso da adottare vanno dalla "sospensione dei mutui per famiglie e aziende delle zone colpite" all'abolizione "di norme che creano ostacoli inutili all’economia, dalle fatture elettroniche alla tracciabilità del contante".

Nell'intervista rilasciata al Corriere della Sera, la Meloni infine ha voluto mettere le cose in chiaro: "Sosterremo le misure se convincenti. Mai il governo".

E dunque concretamente ha bocciato categoricamente un ipotetico governo di unità nazionale: "Conte è impresentabile, ma non c’è bisogno di allearsi con Di Maio e Zingaretti per affrontare il Coronavirus".

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