È di destra, antisalviniano ma scenderà in piazza con le sardine. Dice di essere un “militante” e di non avere “nessun ruolo”. Filippo Rossi, giornalista e un tempo molto vicino a Gianfranco Fini dice apertamente il suo pensiero su questo nuovo movimento che sta attraversando le piazze di molte città italiane. Rossi è stato fino al 2018 consigliere comunale di Viterbo ed è il fondatore del festival culturale Caffeina, che si svolge ogni anno nella città laziale.
In un'intervista al Corriere della Sera, Rossi spiega che le sardine sono una piazza che si posiziona “più a sinistra, ma piace anche a destra, come dicono i sondaggi. L’appartenenza politica non esiste più”. Il giornalista aggiunge che oggi esiste una destra liberale e moderata che non si riconosce nelle posizioni estreme. Si tratta di una destra che non è rappresentata a livello politico ma è presente nella società civile, come precisato dall’ex consigliere comunale.
Secondo Rossi, le sardine nascono sicuramente contro Matteo Salvini ma anche “contro un linguaggio politico violento, fatto di slogan vuoti, di rabbia e di odio verso gli altri. Registrano la reazione della società - prosegue -. Hanno saputo dimostrare, del tutto inconsciamente visto che neanche loro se l’aspettavano, che serve una politica meno urlata, più di contenuti”. Il giornalista non trova strano che si possa manifestare contro una destra sovranista e quindi non è d'accordo con il leader della Lega, il quale aveva detto che raramente si era visto un movimento contro l’opposizione.
Rossi sottolinea poi che il populismo di Salvini e di Giorgia Meloni è rabbioso mentre quello del Movimento 5 Stelle è vuoto e pieno di risentimento. E aggiunge che i pentastellati hanno fatto un errore alleandosi con la Lega. Secondo il giornalista, il Partito democratico “è un ramo freddo della politica e le sardine esistono perché i simboli dem non sono più palpitanti”. In generale, però, Rossi evidenzia che questo movimento non è governativo, né antigovernativo.
Per quanto riguarda i contenuti, l’ex consigliere comunale sottolinea che le sardine sono scese in piazza per affermare con forza che la politica non può andare avanti attraverso slogan. Per il giornalista, si tratta di un nobile contenuto. Infine, ricorda che esiste la tentazione di farsi partito ma il passaggio da movimento spontaneo a un’organizzazione strutturata non è facile.
“Io direi alle Sardine: tenetevi il movimentismo per qualche mese, non è il caso di costruire un partito in un paio di settimane - conclude Rossi -. Siate orgogliosi delle vostre piazze e non cedete al ricatto di chi vi chiede contenuti”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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