Un giorno di Storia (e di grandi incassi)

I Windsor sono un'azienda un impero di oltre 28 miliardi di sterline

Un giorno di Storia (e di grandi incassi)

Puntuali, come per il cenone di natale e la festa di fine anno, si muove il gruppo di quelli che se ne fottono, considerano l'evento un fastidio, ritengono l'appuntamento una inutile sceneggiata, preferiscono coricarsi, darsi all'ippica o ai dadi, tracannare una birra o ronfare. Stavolta è l'incoronazione di Carlo III, presentata da alcuni con l'aria capalbiese di chi ha altro di più serio cui pensare o scrivere e discutere. In verità la celebrazione è un fatto folkloristico marginale, sempre che uno conosca bene la storia dei Windsor e del Regno Unito. Perché esistono altre famiglie sovrane in Europa, nell'ordine i Borbone in Spagna, i monarchi di Sassonia-Coburgo-Ghota in Belgio, gli Orange-Nassau in Olanda, il principato del casato di Liechtenstein, il principato di Montecarlo, gli Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glucksburg in Norvegia, i Glucksburg in Danimarca, il principato di Andorra e i Bernadotte in Svezia. Ma i Windsor sono un'altra cosa e lo sanno benissimo i governanti inglesi che a fine anno tirano due conti, quelli in uscita come appannaggio della royal family e soprattutto quelli in entrata che il turismo garantisce proprio grazie all'attrazione dei Windsor, con il loro luna park di Buckingham Palace e dei vari castelli e dimore, abitati o frequentati dai vari membri. I Windsor sono un'azienda, detta The Firm, un impero di oltre 28 miliardi di sterline, negli ultimi tre anni oltre tre milioni di turisti hanno visitato le proprietà dei regnanti pompando miliardi di pounds, tra incassi di alberghi, ristoranti, pub, trasporti, negozi di abbigliamento e memorabilia, un universo made in UK che coinvolge anche il mondo della musica e dello sport, gli appuntamenti tradizionali dell'ippica e la Premier League, tutto ruota attorno allo stesso fenomeno che è davvero esclusivo per ragioni di storia e di cronaca, le vicissitudini famigliari, tragedie, tradimenti, scandali sessuali e di corruzione, serie televisive, editoria, c'è tutta l'Inghilterra in queste ultime ore prima del grande evento, c'è il passato che non va mai dimenticato e cancellato da un popolo che vive sull'isola e ha deciso per votazione (contestata e pentita) di staccarsi dal continente, da una comunità che al 78 per cento è ancora favorevole alla monarchia e ha tra i giovani, come sempre e dovunque, una fetta marginale repubblicana.

La carrozza fabbricata in Australia undici anni fa è pronta, l'hanno dotata di aria condizionata, ha sospensioni idrauliche e la struttura è in alluminio rinforzato. La tireranno sei cavalli ovviamente Windsor Grey, il rito si ripete, è prevista pioggia. È Londra. È re Carlo III. Il resto sarà un sabato qualunque.

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