Il "Nos" aleggia come una scure sul capo di M5S e Lega, che stanno cercando un accordo per il governo. Non si tratta di chissà quale congegno particolare, ma del Nulla Osta di Sicurezza. Una abilitazione che i futuri ministri devono ottenere per poter trattare informazioni di sicurezza della Nato classificate come segreto, segretissimo, riservatissimo e riservato.
La bozza del contratto di governo
La prima bozza del contratto di governo resa pubblica, sebbene sia ormai superata, secondo La Stampa avrebbe allarmato i partner della Nato . A preoccupare erano soprattutto le idee di ritirarsi dalle missioni all'estero o quella di togliere del tutto le sanzioni alla Russia.
I timori della Nato
Il fatto è che tre ministeri in particolare, quello di Difesa, Interni e Esteri, avranno in mano dossier scottanti sulla difesa dell'Occidente e dei paesi dell'Alleanza atlantica. Il Nos, una volta "richiesta dai vertici Nato, oggi espletata dai Servizi" serve per evitare che le informazioni riservate finiscano in mano a persone considerate poco affidabili. Matteo Salvini, per dire, rivendica per sé o per un leghista il Viminale. Le sue posizioni pro-Putin sono conosciute. Ma anche le dichiarazioni di Di Maio e Di Battista sarebbero attenzionate dei vertici dell'Alleanza.
Secondo Rino Formica, però, "il Nulla osta di sicurezza non mancherà".
Alla Stampa però fa sapere che "stiamo entrando in una situazione internazionale molto delicata, il Mediterraneo sta diventando una pentola in ebollizione e ora con questo nuovo governo il rischio sarà quello di restare emarginati dalla sfera decisionale delle grandi organizzazioni internazionali e sul piano militare di trovarci davanti al fatto compiuti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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