Faccia a faccia Pd-Lega. L'incontro Salvini-Letta: che cosa si sono detti

Al centro dell’incontro anche i temi delle riaperture e del Copasir. Il leader della Lega Matteo Salvini ha assicurato che su alcuni punti la battaglia con il Pd è comune

Faccia a faccia Pd-Lega. L'incontro Salvini-Letta: che cosa si sono detti

È durato oltre un'ora l'incontro tra il segretario del Pd, Enrico Letta, e il leader della Lega, Matteo Salvini. I due leader politici, entrambi a capo di partiti che oggi fanno parte della larga maggioranza che sostiene il governo Draghi, si sono visti nella sede dell'Arel, dove in mattinata era già andato in scena il faccia a faccia tra lo stesso Letta e il capo politico del Movimento 5 Stelle, Vito Crimi.

Il colloquio, come ha affermato Salvini al termine dell’incontro, è andato "bene". L’ex ministro dell'Interno ha spiegato che "abbiamo fatto tutti una scelta d'amore per l'Italia, la politica e i partiti vengono dopo" sottolineando che "abbiamo entrambi interesse" perché il governo Draghi "sia un successo per l'Italia e gli italiani. Se mettiamo elementi divisivi sul tavolo non facciamo un buon servizio al Paese".

Il leader della Lega ha, poi, assicurato che su alcuni punti la battaglia è comune: "Abbiamo parlato di come vaccinare, curare, aiutare. Il resto può aspettare". Salvini ha anche dichiarato di aver chiesto a Letta di lavorare su quello "che ci unisce. Se mettiamo elementi divisivi sul tavolo non aiutiamo il Paese". "Prima viene l'interesse del Paese", ha insistito Salvini evidenziando che "nonostante Lega e Pd abbiano storie, tradizioni e idee diverse su tanti fronti, però su alcuni punti la battaglia è comune: un imponente e poderoso decreto Imprese da fare entro aprile e poi il tema della salute e delle riaperture". "Temi di confronto sono stati quelli su cui siamo d'accordo: salute e lavoro. Non abbiamo parlato di altro", ha continuato l’ex ministro dell’Interno.

Tra le questioni affrontate vi è, ovviamente, quella della crisi economica provocata dalle restrizioni per contenere il Covid-19. Cittadini e imprenditori sono allo stremo dopo oltre un anno di sacrifici. Il tempo stringe. Per questo Salvini ha annunciato "un imponente decreto per le imprese da fare nel mese di aprile. Con Letta abbiamo parlato di questo". “Deve essere- ha aggiunto il segretario leghista- un imponente e coraggioso decreto imprese con diverse decine di miliardi da investire". Una somma rilevante, superiore a tutte quelle previste in passato, "per aiutare i troppi dimenticati". Non è un caso che il prossimo decreto si chiamerà Decreto Imprese e non più Decreto Sostegni, in modo da sottolineare l'impegno ad hoc a favore di partite Iva e autonomi.

Al centro dell’incontro anche la questione delicata delle riaperture. "Mi fido dei dati scientifici e se i dati sono in continuo calo e gli ospedali si svuotano già da aprile tante attività si possono riaprire. Laddove i dato dicono che la situazione è fuori pericolo riaprire è un dovere", ha affermato Salvini che ha spiegato le prossime mosse da compiere se i numeri legati alla pandemia dovessero migliorare: "Se i dati che escono oggi sono In miglioramento, e quelli del prossimo venerdì lo saranno ulteriormente, per quello che mi riguarda da lunedì successivo si potrà procedere con le riaperture. Devono tornare le zone gialle". Riaperture per la ripartenza. Un concetto che l’ex ministro ha ribadito nelle sue dichiarazioni: "Senza minacciare né ricattare, come ho letto stamattina che avrei fatto, riaprire le attività commerciali è doveroso". Non è stata decisa, però, una data precisa per le riaperture.

I leader di Lega e Pd nel corso dell’incontro non hanno parlato solo di pandemia e crisi economica. Nel colloquio, infatti, si è discusso anche del Copasir, il Comitato parlamentare di controllo sui servizi, negli ultimi giorni al centro del dibattito politico. "Ho ribadito la mia richiesta di azzerare tutto. Vediamo se alle parole seguiranno i fatti", ha spiegato Salvini.

L’ex ministro ha, poi, detto di non avere in programma alcun vertice di centrodestra per trovare un accordo con Fratelli d'Italia che rivendica la presidenza del comitato, ora occupata dal leghista Raffaele Volpi, che per elegge spetta all'opposizione. Infine, la legge elettorale tema di cui "non abbiamo parlato", ha garantito Salvini che ha spiegato che per lui "va bene quella che c'è".

Sulla stessa lunghezza d’onda il segretario dem Enrico Letta. "Con la Lega andremo alle elezioni su fronti contrapposti ma in questo momento sosteniamo il governo Draghi, tifiamo per il suo successo, e quindi lavoriamo insieme perché questo avvenga e per far uscire l'Italia dalla pandemia, per far sì che le vaccinazioni avvengano e ci sia il successo della ripresa economica che tutti auspichiamo", ha affermato l’esponente dem.

Quest’ultimo ha spiegato che con Salvini condivide la necessità "che il governo faccia un importante decreto che aiuti il mondo delle imprese. In questo momento di difficoltà è la risposta giusta per aiutare il Paese".

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