L'unica povertà che finora il reddito di cittadinanza ha contribuito ad abolire è quella dei navigator che resistono. Intervistato dal quotidiano Libero, Carlo Bonomi lo dice molto chiaramente: "I numeri ci dicono che il reddito di cittadinanza non sta funzionando". Il presidente di Confindustria non usa mezzi termini per etichettare la misura come un fallimento su tutta la linea. Il reddito di cittadinanza tanto caro ai grillini non funziona "per la parte di contrasto alla povertà, che è giusto che ci sia, perché non sta intercettando gli incapienti del nord e scoraggia fortemente le assunzioni al sud". Ma non funziona nemmeno "per la parte delle politiche attive del lavoro: con i navigator ci sono stati 423 assunti, ma nel nel triennio 2019-2021 sono stati stanziati 516 milioni. Vuol dire che ognuno ci è costato 400mila euro all'anno".
A oggi, come si legge su Libero, "la misura è costata alle casse dello Stato 16.7 miliardi di euro: 3.9 nel 2019, 7.1 nel 2020 e 5.7 nel 2021". Tutti soldi che non hanno avuto nessun effetto sull'occupazione. Inoltre, con la nuova legge di bilancio, il governo è pronto a stanziare un ulteriore miliardo per finanziare il reddito di cittadinanza ma senza che a questo vengano apportate modifiche per il suo miglioramento. Invece di lavorare sul miglioramento della misura grillina, il governo con Andrea Orlando ne sta approntando un'altra, la Garanzia occupabilità lavoratori, indicata dall'acronimo Gol. Si tratta di un progetto che nei prossimi tre anni dovrebbe ricevere ulteriori 5 miliardi di euro da dedicare alle politiche attive per il collocamento. In sostanza, Gol andrebbe a coprire la parte per la quale da anni vengono pagati i navigator.
"Il fatto che si pensi di mettere un ulteriore miliardo sul reddito di cittadinanza senza riformarlo prima vuol dire che continuiamo a sprecare soldi pubblici", dice ancora Carlo Bonomi. Ma se il progetto Gol salpa dal porto, che fine faranno i 2.800 navigator che da 3 anni vengono pagati per trovare lavoro? Avrebbero dovuto trovare un impiego a 800mila disoccupati ma di questi sono stati collocati solo in 423.
Molti dei navigator assunti tre anni fa hanno deciso di lasciare il loro impiego, che era a tutti gli effetti un controsenso. Erano lavoratori precari impegnati per trovare un lavoro a tempo indeterminato ad altre persone, che ora potrebbero trovarsi, almeno in parte, a passare dall'altra parte della barricata.
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