"Siamo qui per depositare il simbolo e il programma della prima forza politica del Paese". A parlare è Luigi Di Maio. Per le mani ha il nuovo simbolo. Nel contrassegno, depositato al Viminale, si legge "ilblogdellestelle.it", l'indirizzo web che ha preso il posto di "movimento5stelle.it". È il terzo restyling del simbolo della creatura politica di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, che nel 2009 portava la dicitura "beppegrillo.it". L'idea, al momento, è di correre da soli. Niente alleanze, insomma. "E come dire che un giorno un panda potrà mangiare carne cruda- commenta il comico - noi mangiamo solo cuore di bambù. Non esistono altre forze politiche, l'unica forza politica nuova siamo noi".
Grillo è arrivato alle 7.40. Al Viminale si è dato appuntamento con Di Maio e Davide Casaleggio per depositare il simbolo del Movimento 5 Stelle per le elezioni politiche. È arrivato insieme al deputato Alfonso Bonafede e la responsabile della comunicazione Ilaria Loquenzi, si è fermato al bar di fronte al ministero dell'Interno per una colazione, quindi si è alzato per andare a fare la fila con tutti gli altri politici. "Sono immerso nei ricordi del 2013, siamo sempre in coda. Pensate se Giolitti fosse in coda ora a depositare il simbolo cosa direbbe - ha commentato prima di entrare - direbbe che eravamo più moderni nel Novecento. Adesso - ha poi continuato - ci saranno anche quelli di Casa Pound, i nazisti che fanno finta di essere normali". Dalla fila fuori dal Palazzo si è levato qualche fischio: "Fate la fila!". Ma i Cinque Stelle hanno subito assicurato che gli attivisti si trovavano lì da tempo: "Abbiamo il numeretto...".
Mentre era in fila, Grillo ha improvvisato il solito show a favore di cronisti e telecamere. "Avete perso un cappuccio - dice fermando la 'corsa' verso il Palazzo - il preservativo del microfono". Poi, una volta dentro, si è imbattuto nel senatore del Carroccio, Roberto Calderoli, con cui ha scambiato qualche battuta. Poi, rivolto ai suoi, ha chiesto: "In che rapporti siamo con Calderoli?". Per il resto Grillo si è rivelato abile come sempre nel glissare le domande dei cronisti. "È lui il professionista della politica", diceva indicando l'esponente leghista. Quindi, ha svicolato con l'ennesima battuta rivolta a Casaleggio."Ha uno sguardo magnetico - ha detto sorridendo - guarda le telecamere che tiriamo su 2 milioni di voti in più".
Nelle poche battute rilasciate davanti al Viminale, Grillo sembra chiudere definitivamente alle voci su possibili alleanze.
A partire da quelli che davano il movimento vicino alla Lega. "Non siamo diversi da loro...", ci ha tenuto a dire. Poi si è scagliato contro Matteo Salvini: "Lui al ministero dell'Interno? Sembra l'inizio di un capitolo di fantascienza...".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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