Gualtieri fa l'ufficio di collocamento: 85 nuove assunzioni nel suo staff

La Lega denuncia la megainfornata del sindaco Pd a Roma: "Spese aggiuntive per 20 milioni". E ha persino due portavoce

Gualtieri fa l'ufficio di collocamento: 85 nuove assunzioni nel suo staff

Spese stratosferiche per assumere 85 soggetti entrati a far parte dello staff del sindaco e della giunta di Roma Capitale: è quanto denuncia la Lega, che ieri nella specifica commissione di controllo ha chiesto delucidazioni sulle scelte del primo cittadino Roberto Gualtieri e dei suoi assessori.

«Siamo di fronte a contrattualizzazioni molto discutibili - spiega Fabrizio Santori, consigliere capitolino del partito del Carroccio e segretario d'Aula - che si aggiungono alle nomine poco chiare di alcuni dirigenti. Un'infornata di decine di nuovi collaboratori dei quali abbiamo diritto, come tutti i cittadini romani, di verificare requisiti, capacità e adeguatezza all'incarico cui sono destinati, soprattutto se andiamo a fare il calcolo puntuale dei costi, che si aggirano sui 4.036.000 per un solo anno. 20 milioni di euro per i prossimi 5 anni». Il consigliere specifica che, secondo le risposte date dall'amministrazione, «si arriverà a 110 assunzioni e a una spesa di 6 milioni e mezzo di euro. L'ex sindaco Ignazio Marino ne spendeva 3,8, il collega Gianni Alemanno 2,8, addirittura a Milano si arriva a 2 milioni di euro. Non capiamo questo spreco. Non è certo questo il modo di rispettare i criteri di economicità ai quali l'amministrazione deve ispirarsi. Ogni giorno ascoltiamo richiami alla razionalizzazione delle spese e alla valorizzazione del personale interno. Richieste - continua - che sono evidentemente del tutto ignorate dalla coalizione che siede sul colle Capitolino».

Peraltro, c'è dubbio sulla nomina di alcuni rappresentanti dello staff che sarebbero indagati e la Lega chiede di far luce sulla loro attuale posizione giudiziaria. La commissione trasparenza, presieduta dal consigliere di Fdi Andrea De Priamo, ha ascoltato le delucidazioni del capo di Gabinetto Albino Ruberti il quale ha sottolineato «una carenza numerica dei dirigenti comunali in servizio, con quasi 80 posizioni scoperte, su 230 figure. Questo dato - ha specificato - ci preoccupa e quindi, oltre alla nuova macrostruttura, abbiamo messo i campo azioni per colmare questo vuoto che peserebbe per qualsiasi amministrazione». Entro il primo semestre 2022 questa carenza verrà colmata. La spesa sarebbe in linea con quella della giunta Raggi, pari a 6 milioni e 631mila euro.

La disparità, secondo Ruberti, sarebbe riconducibile alla pratica passata «esclusa dalla Corte dei Conti dell'impiego delle alte specializzazioni e delle assunzioni in ruoli dirigenti, che non figuravano tra i numeri dei contratti fiduciari utilizzati attualmente per gli staff, alleggerendone formalmente anche i budget». Ha quindi chiarito: «Sarà mia cura ricostruire bene i veri totali, così lasciamo agli atti anche le spese di Alemanno e Marino».

A fine commissione Santori ha commentato: «Ci sono molte cose da chiarire, come il perché Gualtieri abbia il doppio portavoce, uno con laurea e uno senza, con due stipendi diversi uno per Roma Capitale e uno per la Città Metropolitana.

Chiediamo dunque di vedere i curricula dei nuovi assunti in Campidoglio nello staff del sindaco e domandiamo se siano stati fatti i dovuti controlli preventivi sui dirigenti che risulterebbero indagati. I conti continuano a non tornare».

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