Parla di costi e benefici, propendendo per questi ultimi. Tradotto: semaforo verde alla liberalizzazione delle droghe leggere. Il piglio è quello professorale di sempre, l'argomento invece ha molto a che fare con la politica e con le proposte elettorali della sinistra. Andrea Crisanti non si sottrare quando si tratta di esprimersi sull'argomento cannabis, indossando la doppia veste di accademico e di candidato Pd come capolista nella circoscrizione Europa. Solleticato sull'argomento, il microbiologo ha abbracciato come prevedibile la linea dem favorevole alla legalizzazione, con parole di apertura.
"Le droghe leggere sono state legalizzate in molti Paesi del mondo, compresa la California e molti paesi europei, e non si è verificato un impatto negativo, nel senso che non è aumentato il numero di persone che passano dalle droghe leggere a quelle pesanti", ha affermato Crisanti, interpellato ieri sul tema nel corso di un suo intervento televisivo su La7. Passando con agilità dalle previsioni sul Covid alle dissertazioni sulle droghe leggere, il candidato Pd ha poi aggiunto: "Hanno una funzione ricreativa e la legalizzazione ha anche la funzione di bloccare il commercio illegale, quindi di sottrarre soldi al crimine organizzato. Poi, personalmente, penso che il fumo faccia molti più danni di una droga leggera occasionale, lo dico sinceramente".
Assecondando di fatto le proposte del Pd (che nel suo programma chiede anche di "legalizzare l'autoproduzione di cannabis per uso personale"), Crisanti ha poi aggiunto: "Io penso che se uno guarda ai costi e ai benefici si vada più nella direzione dei benefici". Ma va precisato che, pure nel mondo scientifico, non tutti la pensano così.
Anzi: come vi avevamo raccontato proprio su queste pagine, c'è anche chi - dall'alto di una comprovata esprerienza professionale e di studi sull'argomento - lancia l'allarme sui rischi della legalizzazione.Tali moniti tuttavia non hanno trovato corrispondenza politica a sinistra, visto che la linea della liberalizzazione accomuna Pd, +Europa, Verdi e Sinistra italiana.
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