Chi, tanto tra i docenti quanto tra il personale scolastico, dovesse subire violenze all'interno delle scuole, potrà essere difeso dall'Avvocatura dello Stato. Lo ha deciso il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, comunicandolo poi a tutti gli istituti scolastici attraverso una circolare. Si tratta di un vero e proprio cambio di registro rispetto alle scelte che sino al governo Meloni erano state compiute in questo ambito. In buona sostanza, il ministero dell'Istruzione si è schierato una volta di più al fianco di chi sta in cattedra o svolge altri lavori nei luoghi di formazione. «Sarò sempre dalla parte degli insegnanti aggrediti. La nostra priorità è riportare responsabilità, serenità e rispetto nelle scuole», ha fatto presente il capo di Dicastero. La ratio del provvedimento è anche quella d'intervenire in relazione all'aumento degli episodi di violenza che avvengono nelle scuole. Nella circolare, viene specificata pure la necessità che i dirigenti scolastici segnalino «tempestivamente al competente Ufficio Scolastico Regionale episodi di violenza ai danni del personale scolastico all'interno delle scuole. L'Usr, valutata la segnalazione, la inoltrerà al Ministero dell'Istruzione e del Merito, il quale richiederà l'intervento dell'Avvocatura», viene aggiunto nella circolare. Tra coloro che hanno plaudito alla mossa di Valditara, la Gilda degli insegnanti: «Finalmente qualcosa si muove per le aggressioni ai docenti. Avevamo richiesto che gli insegnanti vittime di episodi violenti fossero, nella loro qualità di pubblici dipendenti, sollevati dalle spese legali mediante l'intervento dell'Avvocatura dello Stato. Apprendo oggi che il ministro Valditara ha fatto propria la nostra richiesta e ha emanato una circolare. Spero che la cosa si concretizzi rapidamente. Si tratta di un passo avanti nella tutela della dignità di chi insegna», ha detto il coordinatore nazionale Rino Di Meglio, che ha scritto un post su Facebook.
In queste ore, il ministro dell'Istruzione e del Merito ha annunciato pure lo stanziamento di due miliardi e cento milioni di euro sulla cittadinanza digitale. Il ministro lo ha fatto presente in un videomessaggio inviato alla Giornata mondiale per la sicurezza in Rete. Valditara ha rimarcato come sia essenziale «lavorare sullo sviluppo delle competenze digitali di bambini e ragazzi, costruendo un vero e proprio percorso di consapevolezza e di cittadinanza digitale».
Poi ha chiosato: «Qui la scuola può e deve avere un ruolo fondamentale». Il ministro si è anche soffermato sui « rischi di diffusione di informazioni riservate, di esposizione a materiale inappropriato, di cyberbullismo o di dipendenza».
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