I nuovi Catilina e il ruggito del Palazzo

I nuovi Catilina e il ruggito del Palazzo

Il Parlamento si è ripreso per un giorno almeno il suo primato nel caso Minzolini: la democrazia è dunque capace di praticare l'archeologia riportando alla luce il suo patrimonio genetico e il suo primato. E di farlo mentre il sartoriale Di Maio usa il suo abbronzato copyright da impunito per sfidare la Costituzione con azioni violente da nuovo Catilina. Che sia l'inizio di una nuova era non più schiavizzata dagli stessi santoni che predicano il vaiolo, la scarlattina e la poliomielite con cui paralizzare in un sol colpo bambini, sanità e pubblica istruzione? L'Italia del Sud ha perso definitivamente il cosiddetto bilinguismo e pensa quasi soltanto in forme dialettali pulsanti e coatte: l'italiano resta confinato nei verbali giudiziari e nei referti ospedalieri mentre la scuola castiga severamente ed esilia i bravi aderendo come plastica alla mediocrità di Stato. Ovunque impera la violenza retorica del televisivamente corretto. Psicologi e psicoterapeuti da commedia dell'arte proliferano ammannendo le proprie arroganti nevrosi sotto forma di terapie coatte mentre gran parte del territorio della Repubblica è spolpato dal malaffare e dalla stessa retorica liturgica.

L'armata dei nemici della democrazia s'ingrossa di nuovi barbari e assedia il Parlamento di cui minaccia di far strame e bivacco dei suoi manipoli. Sapranno Parlamento e rappresentanti del popolo tirar finalmente fuori gli artigli per difendere la Repubblica con un infuriato ruggito?

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