I sindaci siciliani in rivolta: "Così si diventa razzisti"

"Siamo esasperati". E si appellano a Palazzo Chigi

I sindaci siciliani in rivolta: "Così si diventa razzisti"

Il governo trasferisce i migranti. Tenta di svuotare utopicamente Lampedusa presa d'assalto e li sposta a Porto Empedocle da dove saranno destinati in diversi centri, tra Molise e Piemonte. Ma la tecnica dello struzzo che nasconde la testa sotto la sabbia dislocando il problema da un posto all'altro non è la soluzione. Lo sanno i sindaci delle città più martoriate, che ogni giorno devono confrontarsi con la gente, timorosa di dovere fare i conti nuovamente con l'incremento del Covid-19 e infuriata perché i migranti evadono dalle strutture spesso violando la quarantena.

«Siamo esasperati». Il sindaco di Porto Empedocle, Ida Carmina, è sul piede di guerra e si appella al presidente del Consiglio Conte perché intervenga. In pratica dalla tensostruttura della Protezione di Civile sono scappati più di 100 migranti e il Viminale ne trasferisce altri 200. «Ho fatto un'ordinanza per evitare che ci fossero altri sbarchi e invece Porto Empedocle continua essere utilizzata come sede privilegiata di tutti gli sbarchi per scelta governativa». La ricetta della Carmina per il governo è il blocco navale. È la proposta avanzata già da tempo dal segretario nazionale del Sap, Giuseppe Coco, caduta nel vuoto. «Il personale di polizia è allo stremo denuncia -. Assistiamo ai trasferimenti da Lampedusa su terraferma di centinaia di migranti. Scendono poche donne e per il resto sono tutti giovani robusti soprattutto tunisini. Da quale guerra scappano? Non vanno fatti sbarcare». La Carmina dice no anche alla nave quarantena da mille posti che il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese vuole posizionare davanti a Porto Empedocle e suggerisce che stazioni vicino Lampedusa e che i trasferimenti siano spalmati su diversi porti.

Chiede sicurezza per i suoi concittadini anche il sindaco di Caltanissetta, Roberto Gambino, che, dopo la fuga in massa dal Cara di Pian del Lago, ha scritto al numero uno del Viminale sottolineando che il «centro di accoglienza non è adeguatamente protetto». «Noi sindaci diventiamo bersaglio di invettive dei cittadini che dovrebbero sentirsi protetti e sicuri. Una sicurezza che non si percepisce più, dando spazio a derive intolleranti e razziste». Gambino ha chiesto che venga disposto «il blocco di ogni trasferimento di migranti a Caltanissetta» e che il centro sia svuotato e torni ad accogliere solo i richiedenti asilo. Uno schiaffone, insomma, al Viminale, perché prenda consapevolezza della realtà.

E pare che stia accadendo: «Vanno fermati gli sbarchi», dice il ministro, sperando che alle parole seguano i fatti. Duro Salvini: «Si accorge solo ora di dover fermare i flussi». Il capo della Farnesina Luigi Di Maio si appella all'Ue perché riprendano le redistribuzioni.

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