L'assoluzione di Silvio Berlusconi nel processo Ruby non va giù ai vescovi che, nonostante per la Cassazione non ci sia alcuna prova di reato, continuano a fare la morale al Cavaliere.
"Quello che i singoli decidono sono sempre decisioni personali, certo, ma che si calano in contesti sociali, politici, lavorativi con cui bisogna fare i conti. Non bastano le decisioni personali", dice oggi il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, parlando della volontà circa un possibile rientro in politica di Silvio Berlusconi.
Ieri all'attacco erano andati monsignor Nunzio Galantino, segretario generale Cei, che aveva condiviso le parole del direttore di Avvenire, secondo cui "un'assoluzione con le motivazioni sinora conosciute non coincide con un diploma di benemerenza politica e di approvazione morale".
Affondo anche dal settimanale Famiglia Cristiana: "L'assoluzione non ha cancellato i fatti con un colpo di spugna, ma ne ha semplicemente negato la portata penale", si legge in un articolo in cui si parla di una "responsabilità politica" del Cav che "richiederebbe a chi in pubblico si autoproclama moderato e difensore politico dei valori della famiglia a tenere nel privato comportamenti adeguati alla narrazione pubblica".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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