I voti a Comuni e Regioni: il centrodestra è promosso

La classifica del "Sole 24 Ore": Brugnaro e Fioravanti primi tra i sindaci, Zaia e Fedriga tra i governatori

I voti a Comuni e Regioni: il centrodestra è promosso

La Governance Poll di quest'anno, realizzata da Noto sondaggi per il Sole 24 ore, riserva delle sorprese. Passa in rassegna un consenso generale per i sindaci delle metropoli. A partire da Venezia dove il sindaco di centrodestra Luigi Brugnaro è primo assoluto. Lo seguono il giovane primo cittadino di Ascoli Piceno Marco Fioravanti (sempre centrodestra) che l'anno scorso era quarto e quelli di Bari, Antonio Decaro, presidente dell'Anci, e di Milano Giuseppe Sala. Ma Brugnaro è la vera sorpresa, che fa uno scatto ulteriore in avanti rispetto alle già ottime performance degli ultimi anni (l'anno scorso era secondo). I cittadini si dicono pronti a rivotarlo ad occhi chiusi tanto che era stato confermato con la rielezione al primo turno alle amministrative del settembre 2020. Prima imprenditore, dirigente d'azienda, dirigente sportivo, e solo dopo sindaco, Brugnaro si pone come punto di riferimento nella confusione che regna sovrana al centro anche in chiave nazionale. Con questa classifica lui cerca, e trova, un assetto da proporre agli elettori in vista delle Politiche 2023. Un consenso locale che manifesta un apprezzamento intorno alla persona del sindaco più che alla sua appartenenza di partito. Tanto che alle ultime amministrative che riconfermarono Brugnaro, la lista collegata al suo nome portò da sola il 31,7% dei voti, raccogliendo più della metà di quel 54,1% che lo fecero rieleggere senza ballottaggi.

Anche Beppe Sala agogna il suo stile. Lui, che oggi occupa il quarto posto nel Governance Poll e guida la squadra degli amministratori delle grandi città, inseguito dal napoletano Gaetano Manfredi e dal bolognese Matteo Lepore. Anche Sala, come Brugnaro, è al secondo mandato, mantenuto al suo posto dal 57,7% degli elettori, che anche a Milano lo scelsero nell'ottobre 2021 al primo turno. Lui dice di non essere interessato ad abbandonare Palazzo Marino prima del tempo, anche se spesso mette il becco sulle questioni nazionali, segno che un pensierino al dopo ce lo sta facendo. Anche i colloqui riservati con Di Maio nei giorni della scissione dai Cinque Stelle ne sono una prova. E il centrosinistra lombardo lo vorrebbe in corsa per le regionali per insidiare l'eventuale candidatura di Letizia Moratti.

Poi c'è Manfredi a Napoli, eletto al primo turno con il 62,9% dei voti nell'ottobre scorso, è stato premiato nella Governance Poll per la discontinuità che ha saputo dare alla gestione della città disastrata da un bilancio problematico gestito con il veneziano Pierpaolo Baretta che dopo tre governi da sottosegretario dell'Economia oggi si occupa dei conti dei napoletani i quali hanno premiato il sindaco e fatto risalire Napoli dai bassi fondi della classifica.

Gli stessi livelli dove era relegata anche Roma che invece con Roberto Gualtieri oggi risale fino a metà classifica e che dopo la Raggi si è trovato di fronte a una città provata da un disastro amministrativo e organizzativo. All'ultimo posto si colloca Luigi De Mossi, sindaco di Siena, insieme a Gianluca Festa di Avellino e Carlo Maria Salvemini di Lecce.

Riguardo ai governatori la Lega spopola: il primo in assoluto è Luca Zaia del Veneto, secondo Massimiliano Fedriga del Friuli, terzo Stefano Bonaccini dell'Emilia-Romagna e quarto Giovanni Toti della Liguria.

Cambiano le stagioni ma la Lega non molla la presa e vola al Nordest. Mentre a Milano il presidente Lombardo Attilio Fontana viaggia a metà classifica, spaccando a metà l'elettorato che animerà le discussioni nel centrodestra del prossimo anno.

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