Un governo stabile è il regalo che gli elettori si sono concessi. Parola di Silvio Berlusconi che per sé promette di ritagliarsi un ruolo da regista e da garante. Il risultato elettorale vede Forza Italia praticamente appaiato all'alleato del Carroccio e sopra al «rivale», nella battaglia per il voto moderato, rappresentato dal Terzo polo. Numeri che sanno di vittoria per gli azzurri, visibilmente soddisfatti nel quartier generale azzurro che per una notte si è sdoppiato in due con la Capitale presidiata dal coordinatore nazionale Antonio Tajani e dal capogruppo alla Camera Paolo Barelli, mentre a Villa San Martino ad Arcore insieme con il leader c'erano numerosi dirigenti azzurri tra cui Licia Ronzulli.
Già dal suo arrivo al seggio milanese di via Fratelli Ruffini Berlusconi sfoggiava una piena tranquillità, fatta anche di ironia e battute. Accompagnato dalla compagna Marta Fascina, l'ex premier si è messo pazientemente in coda visto che il seggio era molto affollato. E ne ha approfittato per sfoggiare la sua proverbiale verve. «È la prima volta che vedo una fila ad andare a votare - ha commentato dialogando con gli altri elettori - È raro vederla». Parlando degli altri protagonisti di questa tornata elettorale il leader azzurro ha poi aggiunto: «Non c'è nessuno di questi leader che abbia mai lavorato, ma per chi votiamo? Rimango solo io che ho lavorato. Il cretino sono io».
Al di là delle battute, la soddisfazione era palpabile anche a Roma, negli uffici di Montecitorio dove è stato allestito il comitato elettorale. Il primo a commentare i dati è stato il «padrone di casa» Paolo Barelli, capogruppo proprio alla Camera. «Il dato più importante è la vittoria della colazione - spiega ai cronisti - Siamo coscienti che ci aspetta un impegno serio e gravoso ma siamo soddisfatti perché è arrivata una conferma che siamo una gamba portante del centrodestra. Senza la nostra gamba il tavolo non sarebbe in equilibrio». Cioè senza Forza Italia, soprattutto al Senato, la maggioranza non avrebbe i numeri per governare.
Berlusconi lo aveva detto proprio uscendo dal seggio: «Vorrei prendere più voti di Salvini». Un risultato che poteva sembrare impossibile soltanto una settimana fa e che ieri si è sfiorato. Il bottino ottenuto fa comunque dell'area moderata un solido strumento per dare solidità e stabilità al governo che sarà espressione della nuova maggioranza parlamentare.
«Forza Italia ha dato un contributo determinante alla vittoria del centrodestra - dice ai suoi Berluconi - Il successo della nostra coalizione, che io stesso ho fondato nel '94, è stato chiaro nonostante una campagna viziata dalle calunnie, dall'odio e da continue mistificazioni». Insomma Forza Italia sarà decisiva, con i numeri in Parlamento, fanno filtrare da Arcore, per le sue idee e anche per il sistema di relazioni nazionali e internazionali che ha costruito negli anni, per far nascere e lavorare il nuovo governo, un esecutivo che nasce finalmente con una forte legittimazione popolare». «Forza Italia sarà determinante - aggiunge Tajani su Twitter - con i numeri e con i contenuti».
Soddisfazione che mostra anche Maurizio Lupi di Noi con
l'Italia, che pur fino alla fine dello scrutinio resta col fiato sospeso per il proprio risultato. «È la squadra del centrodestra che ha vinto - spiega - I diversi risultati dei singoli partiti non tolgono il valore della somma».
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