Due feriti e un uomo inizialmente dato per disperso, il cui corpo è stato individuato nell'Adriatico a 70 metri di profondità. È il bilancio dell'incidente di ieri mattina sulla piattaforma Barbara F a 60 chilometri al largo di Ancona, in acque internazionali. Incidente reso noto da Eni con un comunicato. Secondo quanto riporta la nota, la gru che stava caricando un bombolone di azoto si è staccata dalla struttura ed è finita in mare. Nella caduta ha colpito il supply vessel (la nave di rifornimento della piattaforma) ferendo due persone all'interno. Nell'incidente ha perso la vita un dipendente di Eni, Egidio Benedetto, 63 anni, originario di Montenero di Bisaccia e residente a San Salvo. L'uomo si trovava nella cabina di comando della gru. La procura di Ancona ha aperto un fascicolo contro ignoti, disponendo anche l'invio di tecnici della Guardia Costiera e dei Vigili del Fuoco per il sequestro della gru e per definire le cause dell'accaduto. Le ipotesi di reato sono di omicidio e lesioni colpose.
Quanto ai due feriti, si tratta di due operatori della ditta «Bambini» di Ravenna. Hanno 55 e 47 anni e sono stati ricoverati all'ospedale di Ancona. Non sono in pericolo di vita. «Il 52enne presenta frattura esposta di femore, fratture multiple del bacino, frattura vertebrale - recita il bollettino medico-. Le condizioni emodinamiche sono stabili e verrà operato d'urgenza per la stabilizzazione delle fratture. La prognosi è riservata. Il 47enne presenta, invece, trauma cranico con ampia ferita lacero contusa del cuoio capelluto, trauma toracico con fratture costali. La prognosi è di trenta giorni».
In un successivo comunicato Eni esprime il profondo cordoglio alla famiglia del collega e annuncia di voler fare subito chiarezza su quanto accaduto. «I due operatori rimasti feriti - si legge tra l'altro nella nota -, sono stati immediatamente trasportati all'ospedale di Ancona. Eni conferma che il primo è già stato considerato fuori pericolo e il secondo sta tuttora ricevendo le opportune cure mediche. Eni ha immediatamente avviato le verifiche per fare luce sulla dinamica dell'accaduto e sta prestando la massima collaborazione alla Guardia Costiera, alla Capitaneria di Porto e ai Vigili del Fuoco supportandoli nel lavoro per la messa in sicurezza dell'area».
Eni ha allertato due mezzi navali per consentire il recupero sia della cabina, con
all'interno il corpo di Egidio Benedetto, sia il resto delle infrastrutture della gru collassate. La cabina di comando sarà imbragata grazie all'intervento di un Rov proveniente dal comando provinciale dei vigili del fuoco di Roma.
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