"Io e Salvini...": la frase che non ti aspetti da Letta

Dopo le parole al veleno quando si parlava di eliminare finalmente il corpifuoco, il segretario dem si lascia andare ad un commento inatteso

"Io e Salvini...": la frase che non ti aspetti da Letta

Dopo gli scontri dell'ultimo periodo non possono non stupire le parole al miele pronunciate dal segretario del Partito democratico Enrico Letta nei confronti di Matteo Salvini. Che possa essere un segnale di quell'ipotetico avvicinamento che l'ex premier aveva in qualche modo annunciato di essere disposto a fare pur di attuare il suo progetto di incremento della tassa di successione per finanziare una dote da 10mila euro ai diciottenni?

"Per la generazione più in crisi un aiuto concreto per studi, lavoro, casa. Per essere seri va finanziata non a debito (lo ripagherebbero loro) ma chiedendo all'1% più ricco del paese di pagarla con la tassa di successione".

E l'uomo che ha ricevuto lo "stai sereno" più famoso della storia italiana aveva inoltre dichiarato di essere disposto a qualsiasi cosa pur di realizzare questo suo progetto, magari mercanteggiando con le opposizioni: "Per la dote ai diciottenni sarei disposto a venire a patti anche sulla legge elettorale", aveva aggiunto in uno slancio di generosità interessata.

"In Salvini ho trovato un volto vero, tutt’altro che finto", ha spiegato oggi Letta ai microfoni di Sky Tg24. "In politica si incontrano molte maschere. Ma sappiamo entrambi che abbiamo una responsabilità sulle spalle: aiutare l’Italia ad uscire da questa crisi e far sì che le riforme che dobbiamo fare funzionino. Poi alle elezioni ci divideremo, ma credo che stiamo gestendo con responsabilità questa fase". Se comparate alle parole al veleno sulla questione relativa alla riapertura del Paese, quando Salvini aveva creato una pagina per raccogliere firme con lo scopo di eliminare il coprifuoco, in effetti si rimane quantomeno basiti. Il segretario dem, infatti, era arrivato addirittura ad invitare il collega, che ora è diventato "un volto vero", ad uscire dal governo nel caso in cui non ne condividesse le scelte.

Il libro di Letta

Ospite di Barbara Palombelli a Stasera Italia, durante la quale ha presentato il suo libro 'Anima e Cacciavite - Per ricostruire l’Italia', Letta ha toccato alcuni temi caldi, a partire dalla scelta di succedere a Zinga sullo scranno di segretario del Pd."Penso che il Paese sia in una fase di ricostruzione: ho avuto questa percezione, lo guardavo da fuori. Quando c’è stata la crisi di Governo ed è arrivato Draghi, ed è cominciata la discussione sul nuovo Pnrr, mi hanno chiesto di tornare ed alla fine ho risposto sì". Tra le questioni più importanti e delicate legate alla pandemia anche quella relativa ai fondi europei, che"il nostro Paese non è mai riuscito a usare fino in fondo; e quindi oggi, che ci hanno dato tanti soldi, c’è un occhio su di noi molto attento. La cosa principale adesso è fare meno polemiche ed avere unità delle forze politiche: quello che conta è mettere le cose a terra".

Per quanto riguarda le critiche mosse da Giorgia Meloni alla sua idea di tassare le successioni per creare un fondo da 10mila euro ai 18enni, il segretario dem ha così commentato: "È una donna veramente tosta ma non penso di aver fatto proposte lunari. Bisogna dare ai ragazzi che non hanno una famiglia facoltosa dietro le spalle, la possibilità di fare nella vita il percorso che altri hanno avuto. E ai ragazzi italiani va restituito quello che nell’ultimo anno è stato tolto".

La riapertura del Paese convince l'ex premier, secondo cui l'estate sarà un successo, dato che"sono state fatte bene riaperture irreversibili".

Non poteva mancare un accenno al personaggio politico che gli strappò da sotto il naso il ruolo di premier, dopo averlo rassicurato che mai lo avrebbe fatto: una speranza disattesa, evidentemente. "Guardo con grande apertura anche a Matteo Renzi", dice, riuscendo addirittura a pronunciare il suo nome senza trasalire. "Anche con loro possiamo fare bene".

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