Si è da poco concluso il tour italiano di Mukhtar Tileuberdi, il vice-primo ministro e ministro degli esteri del Kazakistan, ed è momento di bilanci. E il bilancio è, fatti alla mano, positivo: Tileuberdi è rincasato con nuovi accordi di cooperazione e dichiarazioni di intenti con la Santa Sede, spazianti dalla cultura alla sanità, e con l'aspettativa di un prossimo e potenziale rafforzamento delle relazioni bilaterali con l'Italia.
L'incontro con il Papa
Il 30 e il 31 maggio, prima di incontrare i vertici della diplomazia italiana, Tileuberdi si è recato Oltretevere per discutere di cooperazione bilaterale con i massimi esponenti della Chiesa cattolica, dal papa regnante a Paul Richard Gallagher. La fermata vaticana, da inquadrare nel contesto dei lavori di apertura della settima edizione del Congresso dei leader delle religioni mondiali e tradizionali - il principale appuntamento ecumenico del pianeta -, che vedrà la partecipazione del Pontefice, è stata l'occasione per fare il punto delle relazioni tra il Kazakistan e il Vaticano.
Il Papa, con il quale Tileuberdi ha avuto un colloquio, ha espresso parole di gratitudine per il contributo del Kazakistan alla promozione dell'ecumenismo in ogni sua forma, inteso, cioè, come dialogo tra fedi, culture e civiltà, del quale il Congresso dei leader delle religioni mondiali e tradizionali è la massima espressione. Nel corso della bilaterale, inoltre, il Papa e Tileuberdi hanno parlato dei propositi riformistici della presidenza Tokayev - il cosiddetto Nuovo Kazakistan -, che hanno magnetizzato l'appoggio del Vaticano, che confida nel loro successo, data l'importanza che il paese, definito "un partner affidabile del Vaticano in Asia centrale", riveste per la Chiesa.
La bilaterale con Di Maio
A Roma, dopo aver incontrato i vertici della Chiesa cattolica, Tileuberdi ha avuto un colloquio con l'omologo italiano, Luigi di Maio, con il quale ha discusso di stato attuale delle relazioni bilaterali e del loro futuro sviluppo. I due capi diplomatici, stando a quanto si legge nelle note ufficiali, hanno parlato di imprenditoria, grandi investimenti, ma anche di approfondire ed espandere il sodalizio in una vasta gamma di settori: dalla politica alla cultura, passando per commercio e cooperazione allo sviluppo.
Un primo ed immediato risultato della bilaterale è stato l'accordo sull'espansione dei relazioni bilaterali ai livelli intergovernativo e interparlamentare, ma entrambi, Tileuberdi e di Maio, hanno lasciato intendere come i veri argomenti al centro del tavolo di discussione siano stati l'economia e il commercio. E, alla luce dei numeri, non potrebbe essere altrimenti: l'Italia è uno dei principali investitori stranieri nell'economia kazaka - 122,8 milioni di dollari investiti nel 2021 - ed uno dei principali partner commerciali del Kazakistan - un interscambio di quasi 10 miliardi di dollari l'anno scorso.
L'Italia supporta la crescita e lo sviluppo del Kazakistan
Di Maio, parlando a nome del governo Draghi, ha espresso parole di apprezzamento per il percorso di riformismo avanzato nel quale il Kazakistan è entrato nel dopo-scontri di inizio anno. Più nello specifico, Roma approva e supporta il progetto del cosiddetto "Nuovo Kazakistan" elaborato dalla presidenza Tokayev e che nei prossimi giorni porterà i kazaki alle urne per decidere sul destino della loro costituzione.
A margine della bilaterale di Maio-Tileuberdi, coerentemente coi temi e con gli obiettivi della missione kazaka in Italia, ha avuto luogo una tavola rotonda con i rappresentanti della grande imprenditoria nostrana alla quale ha preso parte anche il numero due della Farnesina, Manlio di Stefano. L'evento ha funto da forum di discussione sul presente e sul futuro dei legami economico-commerciali italo-kazaki ed è stato accompagnato da una serie di incontri separati con alcuni dei più importanti gruppi industriali italiani, tra i quali Maire Tecnimont, Same Deutz-Fahr e Ansaldo Energia.
Italia e Kazakistan sempre più vicini
Il tour di Tilebeurdi è avvenuto sullo sfondo di un evento passato in sordina, eppure meritevole di approfondimento, cioè l'inaugurazione del volo diretto Milano-Almaty. Una tratta la cui apertura parla del crescente interesse italiano verso quello stato-continente che è il Kazakistan ma che parla anche, e soprattutto, dell'impronta italiana in loco. Un'impronta che va estendendosi con il tempo, come i numeri su investimenti e commercio e come i fatti, in ultimo il tour capitolino di Tileuberdi, dimostrano ampiamente.
Il Kazakistan è e resterà la potenza-guida dell'Asia centrale postsovietica negli anni a venire, cause le sue dimensioni (geografiche ed economiche) e le sue capacità di proiettare potere morbido nella regione, e l'Italia sta scommettendo su di esso, e sul successo dell'agenda riformistica della presidenza Tokayev, nel più ampio contesto dell'approdo salvifico nello spazio turchico, nuovo "Mediterraneo allargato", senza acqua ma con tanti combustibili fossili, (ri)scoperto dopo la "perdita" della Libia del 2011.
Il Kazakistan, all'interno della strategia di rinascita geopolitica e geoeconomica dell'Italia, riveste un ruolo-chiave.
In quanto baricentro dell'Asia centrale, nonché punto di collegamento con la Russia - a mezzo dell'Unione Economica Eurasiatica -, con la Cina - tramite la Belt and Road Initiative - e la Turchia - attraverso il Consiglio Turco -, può e/o potrebbe essere il paese delle mille opportunità. Opportunità che già esistono e che, molto semplicemente, vanno soltanto colte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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