Johnson: "Era amato, il pilastro della Regina". No esequie di Stato, Harry e Meghan in forse

Elisabetta: "Era la mia roccia". I duchi del Sussex: "Ci mancherai molto"

Johnson: "Era amato, il pilastro della Regina".  No esequie di Stato,  Harry e Meghan in forse

Londra. Se n'è andato a due mesi dal suo compleanno, mancando di poco il traguardo dei cent'anni. Il Principe Filippo è morto ieri mattina al Castello di Windsor, dove aveva fatto ritorno il 16 marzo scorso, dopo aver trascorso un mese in ospedale per dei problemi cardiaci. La notizia è stata diffusa dalla Regina stessa che in una nota ha espresso «profonda tristezza per la morte dell'amato marito». Non l'aveva voluto quel ruolo Filippo, che al momento del matrimonio con Elisabetta pensava ad un futuro ben diverso da quello che ha poi vissuto, quando la consorte si è ritrovata Regina d'Inghilterra a soli 25 anni. Per sette decadi le è rimasto vicino, sempre qualche passo dietro a lei, come previsto dal protocollo, ma irremovibile nella sua devozione verso il ruolo che la moglie rappresentava. Esuberante e a volte insofferente, non è stato sempre un marito fedele, ma - grazie anche alla saggia pazienza della sovrana - non ha mai messo in discussione un matrimonio che è durato ben 73 anni. Di lui Lilibeth dirà: «É la mia roccia».

Ieri, a Londra, la bandiera inglese sventolava a mezz'asta a Buckingham Palace, mentre la gente lasciava mazzi di fiori all'ingresso. Al funerale, la cui data non è ancora stata resa nota, in osservanza alle regole antipandemiche non potranno prendere parte più di trenta persone. Non si tratterà comunque di un funerale di Stato perché il Principe non lo desiderava e quasi sicuramente si terrà, entro dieci giorni, nella cappella di San Giorgio a Windsor. Ieri, anche la vita politica britannica si è fermata in segno d rispetto per la scomparsa del Duca di Edimburgo. Il Primo Ministro Boris Johnson ha dichiarato che il Principe «si era guadagnato l'affetto di tutte le generazioni nel Regno Unito, nel Commonwealth e nel mondo. Il Premier ha poi lodato «l'etica di servizio» che lo aveva caratterizzato dai tempi del conflitto mondiale e che aveva continuato a segnare l'era postbellica di grandi cambiamenti. «Ha contribuito a guidare la famiglia reale e la monarchia, facendo sì che rimanesse un'istituzione vitale per l'equilibrio e la felicità della nostra vita nazionale» ha detto ancora Johnson.

Anche il leader laburista Keith Starmer ha reso omaggio a Filippo affermando che «il Paese ha perso uno straordinario servitore dello Stato, che verrà ricordato soprattutto per la sua straordinaria devozioni nei confronti della Regina». A ricordarlo con parole di ammirazione sono stati anche altri ex Primi Ministri, da Major a Blair, da Cameron alla May. Downing Street ha ordinato la sospensione di tutte le attività politiche.

Rimane un'incognita l'eventuale ritorno in patria dei Duchi di Sussex o del solo principe Harry, vista anche la gravidanza di Meghan, per l'ultimo saluto al nonno. Il loro sito web è stato trasformato in una pagina in ricordo di Filippo. Un breve messaggio, in campo scuro, recita: «Grazie per il tuo servizio, mancherai molto».

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