Kherson, via al ritiro russo. Kiev canta (piano) vittoria. Mosca: "Parliamo con l'Ue"

I soldati ucraini a pochi chilometri dal centro: "Troppe mine, è la città della morte". Liberata la regione di Mykolaiv. Zelensky cauto: "Forti progressi".

Kherson, via al ritiro russo. Kiev canta (piano) vittoria. Mosca: "Parliamo con l'Ue"

Il ritiro dei russi da Kherson, poche settimane dopo l'annuncio di Putin dell'annessione, sembra mostrare un ridimensionamento degli obiettivi della Russia e fa affiorare, per la prima volta dall'inizio del conflitto, la disponibilità di Mosca a negoziare. Tanto che la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha fatto sapere che la Russia è pronta a discutere con l'Ue di soluzioni per la crisi, ma qualsiasi proposta dovrebbe tenere conto della situazione sul campo e avere un valore aggiunto per Mosca. Zelensky teme però una trappola e invita i suoi cittadini alla cautela, perché il nemico «non ha mai fatto regali» né «gesti di buona volontà». Cautela espressa anche nel corso di una conversazione telefonica con il primo ministro britannico Rishi Sunak, con il quale il presidente ucraino ha concordato sul fatto che la ritirata russa sia una dimostrazione dei «grandi progressi» dell'esercito di Kiev. Le cancellerie occidentali sono comunque attente alle mosse di Mosca. L'Ue interpreta la ritirata come un segno che l'approccio europeo, in termini di sostegno nei confronti dell'Ucraina e di politica di sanzioni contro il Cremlino, sta funzionando. Anche la Nato vede la Russia «sotto fortissima pressione». «Se i russi abbandoneranno Kherson sarà un'altra vittoria per l'Ucraina», osserva il segretario generale dell'Alleanza, Jens Stoltenberg, in vista di imminenti sviluppi sul campo.

Intanto la ritirata è iniziata, dodici villaggi sono stati già riconquistati, ma ci vorranno alcuni giorni per portarla a termine. Le truppe ucraine sono già entrate nella città di Kyselivka, a 15 chilometri da Kherson, e hanno liberato la regione di Mykolaiv. La perdita della parte occidentale di Kherson impedirà probabilmente alla Russia di realizzare la sua aspirazione strategica di un ponte terrestre che raggiunga Odessa. Secondo l'intelligence inglese, nell'arretrare le forze russe hanno distrutto diversi ponti e probabilmente posato mine per rallentare e ritardare l'avanzata delle forze ucraine. «La Russia vuole trasformare Kherson in una città di morte: i militari piazzano mine dove possono, appartamenti, fognature. L'artiglieria sulla riva sinistra intende ridurre la città in rovine. Questo è il mondo russo: è venuto, ha depredato, celebrato, ucciso testimoni, lasciato rovine e se n'è andato», scrive su Twitter il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak. Ci sono villaggi liberati, come quello di Potiomkyne, dove i russi hanno distrutto tutte le infrastrutture e le abitazioni e dove non è rimasto quasi nessuno. Mentre a Kakhovka, presso la diga della centrale elettrica al centro nelle ultime settimane di scambi di accuse di attacchi tra Mosca e Kiev, sarebbe stata fatta saltare in aria un'unità russa. Gli analisti ritengono che la Russia potrebbe cercare di far saltare la diga per coprire il suo ritiro. Ma Zelensky mette in guardia da un'eventualità del genere: «Qualsiasi tentativo delle forze russe di far saltare in aria la diga della centrale di Kakhovka, inondando il territorio ucraino e prosciugando la centrale nucleare di Zaporizhzhia, significherà che Mosca sta dichiarando guerra al mondo intero». Gli analisti americani dell'American Institute for the Study of War concordano che le ultime decisioni della Russia segnino una nuova fase del conflitto, determinata dal successo dell'avanzata ucraina nella regione di Kherson. Non ritengono invece che sia una trappola mirata ad attirare le truppe ucraine, come suggeriscono invece alcune fonti ucraine e occidentali.

Una fase in cui anche gli Stati Uniti sembrano intenzionati a far calmare le acque, tanto che secondo il Wall Street Journal non daranno all'Ucraina droni avanzati, capaci di prendere di mira posizioni all'interno della Russia, per evitare un'escalation del conflitto. La Casa Bianca ha confermato però un nuovo pacchetto di armi da 400 milioni di dollari, tra cui i sistemi missilistici Himars e, per la prima volta, sistemi di difesa aerea Avenger.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica