"Là sotto fa freddo, va evitata l'ipotermia. Ma con il kit di emergenza può resistere"

La presidente della federazione speleologica lombarda Virginia Mandracchia: "Gli spazi stretti un problema per far arrivare la barella"

"Là sotto fa freddo, va evitata l'ipotermia. Ma con il kit di emergenza può resistere"
00:00 00:00

Virginia Mandracchia è la presidente della Federazione speleologica lombarda, l'abbiamo intervistata per capire come si svolge un'esplorazione in grotta, quali sono i rischi e le procedure di sicurezza standard, e quali sono quelle che vengono messe in campo quando avviene un incidente.

Quali sono le attrezzature che uno speleologo porta in grotta?

«C'è una attrezzatura base, caschetti, imbragature, corde, moschettoni, discensori, un kit di primo soccorso, la coperta termica d'emergenza, le candelette. E poi ci sono dotazioni che vengono scelte caso per caso. In una grotta è molto facile trovarsi in un ambiente umido, quindi i cambi di vestiario possono essere fondamentali, a partire dalle calze e dall'intimo. Se si pensa di doversi immergere in dei sifoni ovviamente diventa fondamentale avere le mute. Quindi la programmazione delle attività deve essere fatta con cura».

Quali sono i rischi più grossi che si possono incontrare in grotta? Gli spazi stretti? La presenza d'acqua?

«Gli spazi stretti non sono un problema particolare in condizioni normali. Se non si può passare non si passa. Anche eventuali sifoni pieni d'acqua se li si incontra e non si è attrezzati semplicemente si torna indietro. La difficoltà è spesso data dalla qualità della roccia, dalle pareti carsiche. In grotta può essere particolarmente friabile proprio per il microclima delle grotte. È come aprire una nuova via in superficie ma con in più questa componente».

In caso di incidente quando una grotta diventa particolarmente impegnativa?

«In caso di incidente anche una grotta semplice può diventare impegnativa. In ogni progressione è importante il fattore tempo e il fattore temperatura. In caso di incidente il ferito deve stare fermo e nelle grotte la temperatura è sempre bassa e quindi il rischio è l'ipotermia. Qui diventa fondamentale l'uso della coperta termica d'emergenza per tenere caldo il ferito. Per questo è sempre importante scendere almeno in tre, in caso di incidente uno si ferma col ferito, gli altri chiedono aiuto».

C'è molta escursione termica nelle grotte?

«No, la temperatura è tendenzialmente costante. Ed è quasi sempre fresco. Mantenere la temperatura del ferito quindi è importante perché in movimento non è problematico. Ma da fermi coperta termica e candelette diventano fondamentali».

In questo caso specifico sembra che per i soccorsi possano occorrere dei giorni...

«In caso di soccorso se si deve far passare una barella, un percorso che, come in questo caso, si può fare in 4/6 ore, richiede molto più tempo. In certi casi gli esperti del soccorso possono dover allargare anche tratti della grotta con delle carichette esplosive. Se il ferito è in grado gli si fanno percorre alcuni tratti camminando e i tratti più complessi in barella. Il primo a scendere in questi casi è quasi sempre il medico, messo in sicurezza il ferito poi si struttura il percorso per riportarlo in superficie, magari anche con punti di sosta intermedi».

I passaggi in barella quindi sono la complessità maggiore.

«Dipende dalle circostanze specifiche. Sul caso che coinvolge Ottavia Piana ovviamente non dico nulla perché ci sono i soccorritori sul posto e ogni comunicazione spetta a loro.

Quello che posso dire è che la dottoressa Piana è una persona specializzata, consapevole, una speleologa strutturata e formata, qualificatissima sotto tutti i punti di vista. Siamo tutti qui a tifare che vada tutto bene».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica