Finalmente Bruxelles apre gli occhi. I numeri che ha in mano sono una doccia fredda: da gennaio a giugno 2015, in appena sei mesi, l'Unione europea ha ricevuto già più di 400mila richieste di asilo. Il totale del 2014 era stato di 600mila. Numeri che dimostrano l'incompetenza della Commissione Ue. Che oggi, tramite un suo portavoce, arriva ad ammettere: "Non si tratta di una crisi greca o italiana o tedesca. Questa è una crisi migratoria globale che richiede azioni congiunte coraggiose". Lacrime da coccodrillo dopo mesi di vertici andati a vuoto e misure vigliacche che non solo non sono riusciti a risolvere l'emergenze, ma l'hanno addirittura peggiorata rendendola endemica.
Da mesi la Commissione europea si tura le orecchie per non sentire gli allarmi lanciati dai Paesi, come l'Italia e la Grecia, sulle cui coste ogni giorni si riversano centinaia di disperati. Per la prima volta il numero di immigrati registrati ai confini dei Paesi Ue nel luglio di quest’anno ha superato la soglia delle 100mila unità in un singolo mese. Giusto ieri Frontex, l'agenzia europea per il controllo delle frontiere, ha riferito di "una pressione senza precedenti sulle autorità per il controllo delle frontiere in Grecia, Italia e Ungheria". Per la precisione sono 107.500 i migranti giunti alle frontiere dell'Unione europea lo scorso luglio (il terzo incremento consecutivo mensile), oltre il triplo rispetto al luglio del 2014 mentre, nel complesso, dall’inizio dell’anno nell’Ue si sono registrati circa 340mila arrivi, cifra di molto superiore al totale degli arrivi avvenuti nello scorso anno. La maggior parte degli sbarchi di un mese fa sono stati segnalati nelle isole greche di Lesbos, Chios, Samos e Kos (circa 50.000), mentre in Italia gli arrivi hanno superato le 20.000 unità a luglio, portando il numero di arrivi totali nel paese dall’inizio dell’anno a 90mila. Secondo i dati forniti da Frontex, la maggior parte dei clandestini che sbarcano in Italia sono eritrei e nigeriani e nel 90% dei casi arrivano dopo essere partiti dalla Libia.
Tracciando una roadmap della Commissione Ue per far fronte all’emergenza, a cui occorre dare una "risposta europea", il portavoce ha reso noto che il 25 e 26 agosto è previsto un incontro in Grecia, per applicare l’approccio hotspot (centri di smistamento tra richiedenti asilo e migranti economici) nel Pireo.
Il commissario all’Immigrazione Dimitris Avramopouolos sarà a Calais entro la fine del mese. Intanto i servizi dell’esecutivo stanno lavorando alle richieste di fondi di emergenza avanzate da Ungheria, Francia e Austria. Di soluzioni concrete, però, nemmeno l'ombra.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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