Ladri in azione in casa di mister Fonseca. Rubati tre Rolex: 100mila euro il bottino

Una settimana fa era toccato all'attaccante della Lazio Correa

Ladri in azione in casa di mister Fonseca. Rubati tre Rolex: 100mila euro il bottino

È derby per i furti in casa dei protagonisti delle due squadre della capitale. Sembra quasi che i ladri in qualche modo si siano messi d'accordo per far piangere una settimana fa il calciatore biancoceleste Joaquin Correa e tre giorni fa l'allenatore della Roma Paulo Fonseca, che è stato derubati nella sua abitazione.

I ladri sono entrati nel suo appartamento in via della Lucetta, a Monteverde, forzando una porta finestra dopo aver danneggiato recinzione del giardino e hanno immediatamente disattivato l'allarme. Sapevano con certezza che in casa non avrebbero trovato nessuno e probabilmente avevano studiato le mosse nei minimi dettagli, prima di entrare in azione.

Il colpo è avvenuto tra giovedì e venerdì, a poche ore di distanza dalla partita di Europa League della squadra giallorossa con il Cska Sofisabato. Il mister giallorosso era fuori, come la moglie Caterina con il figlio di due anni, e ha scoperto quello che era avvenuto solamente sabato. Grosso il bottino, tre orologi Rolex per un valore di 100mila euro. Lo scorso weekend era stato il turno di Correa. L'attaccante era impegnato con la squadra nel match giocato allo stadio Olimpico contro il Bologna quando i balordi sono entrati nella sua casa, a Roma nord e si sono dileguati con 7mila euro in contanti, gioielli e orologi di lusso. Sul suo profilo Intsagram il calciatore aveva raccontato l'accaduto: «A quel codardo che è venuto a rubarmi a casa mentre ero alla partita, codardo, entra e ruba quando sono dentro Vi aspetto! Pezzi di m».

A ottobre, invece, il campione Luca Toni è stato aggredito da tre banditi a volto coperto da passamontagna mentre si trovava con la famiglia nella villa di Montale. Erano armati di pistola, hanno immobilizzato i familiari di Toni con il nastro adesivo e si sono fatti consegnare tutti i valori presenti.

Poi si sono dileguati, probabilmente con l'aiuto di un quarto uomo che li attendeva fuori nell'auto. È stato il vicino di casa, insospettito dai rumori, a chiamare i carabinieri, ma i nalviventi avevano già fatto perdere le loro tracce.

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