Ladri a casa Berlusconi: presa la cassaforte di Nicole

I «topi» sono entrati scalando la grondaia, quando nell'abitazione non c'era nessuno. Un colpo studiato

Ladri a casa Berlusconi: presa la cassaforte di Nicole

«Topi», ma preparati. Quasi di certo ben informati. Agili e scaltri, come circensi, forse gente dell'Est. Sapevano come e quando agire. Hanno aspettato che le due governanti uscissero per portare a spasso il cane. Nel giro di pochi minuti si sono arrampicati probabilmente scalando la grondaia, hanno aperto una finestra e poi si sono dedicati alla razzia.

Vittima del furto, Nicole Rose Berlusconi, 28 anni, quarta figlia di Paolo Berlusconi nata dal suo secondo matrimonio, e nipote dell'ex presidente del Consiglio oggi più che mai impegnato nella corsa elettorale.

È successo sabato sera, al secondo piano del palazzo in via Pagano, dove abita Nicole, a Milano. I ladri sono entrati indisturbati dalla finestra della camera da letto della padrona di casa, dove si trova la cassaforte che conteneva, più che denaro, gioielli e preziosi, regali di famiglia, pezzi tramandati, quasi tutti donati dallo zio a lei e alla mamma Antonella Costanzo, la seconda moglie di Paolo.

Si parla di pezzi unici, un bottino dal valore di centinaia e centinaia di migliaia di euro.

A dare l'allarme è stata una vicina di casa che ha notato due persone che salivano sulla gronda. Ma le forze dell'ordine ci hanno messo troppo ad intervenire, ammesso che la chiamata non sia arrivata quando era già troppo tardi. I malviventi, dopo aver messo a soqquadro l'appartamento, sono infatti riusciti a scardinare con tutta calma la cassaforte, arraffare il ricco bottino per poi fuggire in macchina.

Non si hanno molti dettagli in più, ma certo è che i banditi debbano avere studiato il piano nei minimi dettagli, ovvero che il loro «grande grisbì» sia stato progettato per giorni, controllando orari e abitudini dei padroni di casa. E forse con l'aiuto di un «suggeritore» vicino alla famiglia della vittima.

La nipote del Cavaliere non passa certo inosservata e soprattutto è molto conosciuta. Soprattutto nel mondo dell'equitazione e delle donazioni. Fin da bambina coltiva un amore sviscerato per i cavalli: si occupa, tra l'altro, del recupero degli animali maltrattati, grazie all'associazione «Italia Horse Protection», che sostiene con aste benefiche ed eventi coinvolgendo tutta la sua famiglia.

Inoltre è lei la presidente di «Progetto Islander», un'associazione no-profit nata nel 2012 con l'obiettivo di avvicinare le persone fragili ai cavalli maltrattati

per una reciproca riabilitazione psicofisica, e salvare quanti più equino possibile, restituendo loro la libertà.

Quella che non meriterebbero i troppi malfattori che si aggirano indisturbati per le nostre strade. E case.

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