L'ambasciatore: "Intrappolati qui 400 italiani". A Odessa razzi contro un ospedale oncologico

L'allarme di Zazo a "Che tempo che fa". Lyman, attacco a un treno di civili

L'ambasciatore: "Intrappolati qui 400 italiani". A Odessa razzi contro un ospedale oncologico

Ormai l'intera Ucraina è sotto attacco. Neanche la prospettiva di nuovi negoziati frena l'offensiva russa e le sirene di allarme suonano ormai in quasi tutte le regioni.

Anche per gli italiani residenti nel Paese la situazione è tutt'altro che facile. Sono rimasti in 400, racconta l'ambasciatore Pierfrancesco Zazo a Che tempo che fa. Molti sono rimasti volontariamente. Altri invece, sono praticamente intrappolati.

Esplosioni nella prima mattinata ci sono state a Nikolaev, a sud, dove sono stati colpite aree residenziali e private, anche un bar e un condominio, a Kropyvnytskyi e a Dnipro, quest'ultima città ucraina sulle rive del fiume Dnepr, nella parte centro-orientale del paese, dove i sistemi di difesa aerea avrebbero respinto l'attacco evitando vittime. Nove morti in un bombardamento ci sono stati invece a Mykolaiv, che si trova nel sud dell'Ucraina, a un centinaio di chilometri da Odessa, la città sul Mar Nero a poca distanza dal confine con la Moldavia. Qui sarebbe stato danneggiato un ospedale per la cura di malati di cancro con raid con artiglieria pesante, anche se nessuno tra i pazienti è rimasto ucciso. Secondo quanto riportato dalla Bbc l'allerta è scattata in più di 15 regioni e diverse città, tra cui Odessa, Sumy e Kharkiv, costringendo i cittadini a ripararsi nei rifugi. A Mariupol, la città dell'Ucraina sudorientale assediata dai russi, è fallito di nuovo il corridoio umanitario. I bombardamenti non hanno risparmiato i civili in fuga e ci sono state molte vittime, come riporta attraverso il suo canale Telegram l'Ukrayinska Pravda. Nelle ultime 24 ore a Mariupol ci sono stati almeno 22 bombardamenti contro obiettivi civili e sono cadute più di 100 bombe. Nuove immagini satellitari hanno documentato la distruzione causata dai bombardamenti nella città martire dove dall'inizio dell'offensiva, come reso noto dal Consiglio comunale, sono state uccise 2.187 persone. Il mancato rispetto dei corridoi umanitari per l'evacuazione della popolazione è stato denunciato dalle autorità ucraine anche altrove. Sabato notte un treno passeggeri usato per far evacuare i civili è stato colpito da schegge nell'est del Paese. Il macchinista è morto e un altro membro del personale è rimasto ferito. L'attacco è avvenuto alla stazione di Brusyn, nella regione orientale di Donetsk. Il treno stava andando nella stazione di Lyman a prendere persone che stavano evacuando. Fra loro un centinaio di bambini. La stazione è stata, a sua volta, evacuata.

Nel Donbass sono state interessate dai combattimenti anche due chiese ortodosse, utilizzate tra l'altro per dare rifugio a civili: la chiesa di Svyatogirsk, famoso luogo di culto nella regione di Donetsk, e una a Severodonetsk, nella regione di Luhansk.

L'Ucraina accusa anche la Russia di usare bombe al fosforo. È stato il governatore di Luhansk, Serhiy Haidai, a denunciare l'utilizzo di queste munizioni, esplicitamente vietate dalla Convenzione di Ginevra, nell'assedio a Popasna, località della sua regione.

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