L'anatema del Papa sui cardinali anti Covid. "Ci sono dei negazionisti e uno è in ospedale"

Il Pontefice: "Chiarire con serenità per aiutare chi ha paura". Sulle nozze gay: "Sì alle unioni civili, ma il matrimonio come sacramento è tra uomo e donna"

L'anatema del Papa sui cardinali anti Covid. "Ci sono dei negazionisti e uno è in ospedale"

I no-vax sono in ogni dove, anche nel collegio cardinalizio. E uno dei porporati, «poveretto», è persino ricoverato in terapia intensiva. La definisce «ironia della vita», Papa Francesco, e si riferisce al cardinale Raymond Burke, porporato americano ultraconservatore e tra i più ostili a Bergoglio. Burke, 73 anni, si è sempre schierato contro il vaccino anti-Covid perché «contiene un microchip che iniettano sotto la pelle». E alla fine ha contratto il virus. «Anche nel Collegio cardinalizio ci sono alcuni negazionisti e uno di questi, poveretto, è ricoverato con il virus. Ironia della vita», ha detto il Pontefice nella tradizionale conferenza stampa in aereo nel viaggio di ritorno dalla Slovacchia.

«È un po' strano - ha aggiunto - perché l'umanità ha una storia di amicizia con i vaccini: il morbillo, la poliomielite... Forse questa virulenza è dovuta all'incertezza, non solo della pandemia. C'è la diversità dei vaccini e anche la fama di alcuni vaccini che sono un po' di più di acqua distillata e questo ha creato una paura. Altri che dicono che è un pericolo perché affermano che col vaccino ti entra il virus dentro. Non so spiegarlo bene, alcuni dicono perché i vaccini non sono sufficientemente sperimentati. Si deve chiarire: in Vaticano sono tutti vaccinati tranne un piccolo gruppetto che si sta studiando come aiutare». Una conferenza stampa a tutto campo, in cui il Papa si è soffermato sul tema dell'aborto e delle unioni civili. «L'aborto è un omicidio» ma i vescovi devono essere «pastori» e non «politici», ha detto Francesco senza mezzi termini, riguardo al dibattito all'interno della Conferenza episcopale americana, ovvero se negare la comunione a quei politici cattolici favorevoli alle posizione dei «pro-choice», tra cui il presidente Joe Biden. Il Pontefice ha ribadito che chi pratica l'aborto «uccide» ma ha criticato la posizione di alcuni vescovi cattolici che vogliono negare la comunione. «L'aborto è un omicidio, come affittare un sicario per risolvere un problema». Tuttavia, «nella storia della Chiesa, tutte le volte che i vescovi hanno gestito un problema non come pastori si sono schierati sul versante politico». Non va mai «rifiutata l'eucaristia a nessuno, mai rifiutata la comunione a nessuno. La comunione non è un premio per i perfetti - ha spiegato -. La comunione è un dono, un regalo». L'invito ai vescovi è dunque di «essere pastori» e «non condannare. E si deve essere pastori anche con uno scomunicato».

In tema di unioni civili e matrimonio, Bergoglio è stato molto chiaro. «Il matrimonio come sacramento è uomo-donna» ma «è importante» che ci siano «leggi che cercano di aiutare la situazione di tanta gente di orientamento sessuale diversa». E non solo per gli omosessuali, ha precisato, ma «per tutte quelle persone che vogliono associarsi». «Se una coppia omosessuale vuole portare (avanti) una vita insieme, gli Stati hanno la possibilità civilmente di sostenerli, per la sicurezza di eredità, di salute - ha aggiunto - ma il matrimonio è un sacramento e la Chiesa non ha potere di cambiare i sacramenti così come il Signore li ha istituiti».

Infine, il pontefice argentino è tornato a condannare l'antisemitismo, sottolineando che «è una moda che sta risorgendo,

è una cosa brutta brutta brutta». E lo ha fatto rispondendo a una lettera di Edith Bruck, la scrittrice ebrea sopravvissuta ad Auschwitz, che Papa Francesco era andato a visitare nella sua casa a Roma lo scorso febbraio.

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