L'anno orribile della Francia

Da Charlie Hebdo ai tragici eventi di ieri notte. Ecco come la Francia è entrata nel mirino dei terroristi

L'anno orribile della Francia

I terroristi islamici hanno colpito ancora una volta la Francia. Per il Paese transalpino il 2015 verrà ricordato come l'anno horribilis iniziato con la strage di Charlie Hebdo il 7 gennaio quando , due uomini armati di kalashnikov hanno attaccato la sede del giornale satirico durante la riunione di redazione uccidendo 12 persone tra cui il direttore Stéphane Charbonnier.

L'indomani, Amedy Coulibaly, uno degli attentatori ha ucciso una poliziotta e, poi, il giorno seguente si è barricato in un supermercato kosher a Porte de Vincennes e ha preso in ostaggio alcune persone uccidendone quattro. Nello stesso giorno i fratelli Kouachi sono stati uccisi durante l'irruzione nella tipografia presso la quale si erano barricati dopo un conflitto a fuoco in una cittadina vicino Parigi. Coulibaly, invece, è stato ucciso, a Porte de Vincennes, portando così a 20 il totale dei morti. Charlie Hebdo è finito nel mirino dei terroristi a causa delle sue vignette satiriche contro l'Islam e contro Maometto, innescando una reazione dell'Occidente che l'11 gennaio si è raccolto nelle strade di Parigi per un grandissimo corteo al quale partecipato anche tutti i principali Capi di Stato europei.

Un mese dopo tre militari di guardia a un palazzo di Nizza, che ospita diverse istituzioni ebraiche, sono stati aggrediti con un coltello da un francese di origine africana.

In agosto un 26enne marocchino, armato di kalashnikov, apre il fuoco sul treno Tvg partito da Amsterdam e diretto a Parigi , ma viene fermato da tre americani e un britannico. Il 27 settembre il presidente francese Francois Hollande dà il via ai bombardamenti in Siria e i tragici eventi di stanotte sono una risposta dell'Isis a questa decisione.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica