Berlusconi in campo col "coeur in man". "Serve una svolta: Fi è essenziale per governare"

L'appello del leader per la sfida di Milano: "Il professor Bernardo è un grande medico che aiuta i deboli. Queste elezioni si vinceranno al centro, guideremo il Paese dopo il 2023"

Berlusconi in campo col "coeur in man". "Serve una svolta: Fi è essenziale per governare"

La zampata del Cav su Milano arriva alle undici del mattino. «Vorrei stringere la mano a tutti, uno ad uno, se le norme Covid lo consentissero e se potessi essere lì. Ma conto di rimediare al più presto. Voglio essere con voi a festeggiare la vittoria di Luca Bernardo e di Forza Italia». A una settimana dal voto il leader azzurro suona la carica ai candidati e colonnelli del partito riuniti ieri al Palazzo delle Stelline, davanti alla basilica di Santa Maria delle Grazie, per la kermesse elettorale «Forza Milano!» a sostegno del candidato sindaco del centrodestra. Una telefonata in forse fino alla vigilia. «Milano ha bisogno di una svolta, di tornare ad essere accogliente e solidale, di raccogliere le sfide delle altre città europee non solo in centro nelle zone di lusso ma anche nei quartieri - attacca il Cav - Deve essere ben altro, ve lo dico da milanese, con il coeur in man», il cuore in mano, «siamo la città più importante d'Italia, abbiamo il diritto e il dovere di cambiare».

Berlusconi non cita mai per nome i sindaci del centrosinistra, Giuliano Pisapia e Beppe Sala, per dieci anni «hanno vissuto di rendita. Milano è cambiata profondamente grazie alle giunte di centrodestra di Albertini e Moratti, con nuove linee metropolitane, nuovi quartieri all'avanguardia, Expo 2015, chi è venuto dopo ha inaugurato le nostre opere». Ma avverte che «la nostra eredità dopo 10 anni si sta esaurendo, non ci sono progetti per il futuro», nella città di Sala non c'è «attenzione per i deboli, la sicurezza non è garantita e la microcriminalità è diffusa». Il Pd «ha preferito seguire un ambientalismo di maniera con pericolose ciclabili che danneggiano i commercianti senza mettere in sicurezza i ciclisti».

Nelle prime file ci sono i coordinatori locali Cristina Rossello e Massimiliano Salini, il ministro Mariastella Gelmini, l'ex sindaco Letizia Moratti, il candidato sindaco e pediatra Luca Bernardo che raccoglie lo spot di Berlusconi: «Abbiamo scelto non un politico di professione ma una persona che ha saputo unire nel suo lavoro concretezza, umanità, capacità organizzativa e autentico amore per il prossimo e per i più deboli, in particolare per i bambini. Riportiamo il buongoverno del centrodestra alla guida della città e Fi ad avere il consenso che merita. Forza Italia, dobbiamo esserne convinti, è insostituibile ed è essenziale per un centrodestra capace di vincere e di governare. Dobbiamo essere orgogliosi del nostro simbolo, della qualità dei programmi e dei candidati. Solo con Fi forte nei numeri e nelle idee il centrodestra può aspirare a guidare oggi i maggiori Comuni italiani e domani, nel 2023, l'intero Paese». Il Cav e i dirigenti che si alternano sul palco ripetono le tre parole chiave, «competenza, serietà, concretezza», marcando la distanza (anche) dalla campagna gridata degli alleati Lega e Fdi. Nei 9 minuti della telefonata Berlusconi ricorda il «legame particolare con Milano» dove tutto è nato, la sua attività imprenditoriale, la «città giardino realizzata in un'epoca in cui dominavano le colate di cemento», la tv commerciale «regalata agli italiani», il Milan. E «qui è nata Fi, la nostra lucida e visionaria follia, il sogno di una rivoluzione liberale nel Paese». Rivolge l'appello ai milanesi «sostenere Bernardo e Fi, molti decideranno e nell'ultima settimana quindi bisogna convincere amici e colleghi».

Il coordinatore nazionale Antonio Tajani mostra il green pass prima di stringere la mano a Bernardo, «Sala ha deluso e Luca rappresenta una valida alternativa. Fi vuole vincere e crescere nei consensi. Combattiamo fino all'ultimo, pochi slogan e molta concretezza». Al premier Draghi dirà che Fi è «assolutamente contraria alla riforma degli estimi catastali, la casa è un bene che non si tocca». La senatrice Licia Ronzulli ribadisce che «perché il centrodestra vinca c'è bisogno di una Fi forte nei numeri e nelle idee». Per Gelmini con Fi si vota anche «per la stabilità del governo e per l'Europa: di quale rilancio parleremmo senza i miliardi del Pnrr? Non c'è più spazio per chi diceva fuori dall'Euro o dall'Ue». Il deputato Andrea Mandelli sottolinea che «con il nostro impegno torniamo a progettare il futuro, siamo stati i soli a presentare al governo Draghi due progetti concreti, uno per il Pnrr e uno per il piano vaccinale, un documento che ha consentito all'Italia di rialzarsi».

Bernardo cita Mina: «Dal top manager Sala ci siamo sentiti dire solo parole, parole, parole. Rilanceremo Milano». E Moratti, che con Expo le ha dato un passo internazionale, spera che il Cav «torni presto in presenza, abbiamo tanto bisogno di lui anche per le prossime scadenze importanti».

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