"La Lega sarebbe stata massacrata. Si indaghi sui loro rapporti con la Cina"

L'ex ministro: "Vicenda grave, è anche una questione di sicurezza nazionale. Con i grillini ci siamo scontrati sulle aperture a Pechino"

"La Lega sarebbe stata massacrata. Si indaghi sui loro rapporti con la Cina"

La coltre di silenzio sui presunti traffici di denaro tra Venezuela e M5s sorprende Lorenzo Fontana, ex ministro leghista del governo gialloverde: «Siamo di fronte ad una vicenda molto grave, ovviamente se fosse confermata dalle indagini. Ma la fonte non è certo secondaria, c'è anche una richiesta di estradizione dagli Usa. Eppure se ne parla molto poco».

Se invece del M5s fosse stata coinvolta la Lega?

«Ci avrebbero massacrati, come hanno fatto con le accuse inventate sui rapporti con la Russia, tutte cose mai provate, mentre qui c'è la testimonianza diretta dell'ex capo dell'intelligence venezuelana. Una storia ripeto molto grave perchè c'è il rischio che qualcuno abbia anteposto interessi di parte agli interessi del nostro paese».

É una questione di sicurezza nazionale.

«Non c'è dubbio. Tra l'altro riguarda un partito che in questo momento esprime il ministro degli Esteri. Sarebbe importante che si verificassero le accuse in modo celere».

Politicamente, però, le aperture del M5s verso paesi come Venezuela, Iran, Cuba e soprattutto Cina, non sono un mistero. Voi lo sapete bene, avete governato con loro.

«Infatti ci hanno sempre sorpreso le posizioni dei Cinque Stelle su Maduro. Ma il Venezuela è un pesce piccolo nello scacchiere internazionale. Io starei ben attento a indagare anche sulle relazioni con altri paesi, penso alla Cina, che ha ben altro peso. Il loro atteggiamento verso Pechino ci ha lasciato molto perplessi, ci sono state anche dei litigi con loro, sulla Via della seta non eravamo assolutamente favorevoli, anche sul Venezuela ci siamo scontrati con il M5s. Negli Usa sarebbe uno scandalo enorme. In Italia invece dipende da quale partito è coinvolto, se è di centrodestra i media lo massacrano, se è di un'altra parte politica no».

Ma perchè i grillini sono così affascinati dai regimi, dal Sudamerica all'Iran?

«Io penso che sia una questione ideologica, i Cinque Stelle su certe questioni sono molto statalista, vorrebbero uno Stato pesante, direi un comunismo rinfrescato. Nel loro dna il seme è sempre stato quello della sinistra, lo Stato che interviene, il reddito di cittadinanza. Più modello cinese che americano».

Di Maio non dovrebbe dire qualcosa su questa storia?

«É chiaro che per il ruolo che ricopre una cosa del genere pesa. Però non più che le dichiarazioni, di Di Maio o di Conte, quello che voglio sapere è la verità. Perchè mi viene il sospetto che il Venezuela non sia l'unico paese che si muoveva in quel modo, e allora magari si spiegherebbero alcune prese di posizione».

Sta dicendo che andrebbe fatta luce anche sui rapporti tra M5s e Cina? Grillo e Casaleggio li hanno sempre coltivati e il M5s, anche quando governava con la Lega, ha sempre spinto molto in quella direzione.

«Storicamente noi sappiamo che in Italia ci furono diversi partiti nella prima repubblica che venivano finanziati dall'estero. Il Pci ha avuto enormi finanziamenti dall'Urss.

Ecco, dopo il Venezuela andrei a vedere anche se ci possano essere influenze da parte di altri paesi più influenti. É vero che il M5s ha spinto sulle relazioni con Pechino. Poi però mi sembra che la cosa sia rientrata, anche perché Usa hanno fatto capire che non era il caso».

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