Letta fa fuori Lopalco

Il virologo iscritto al partito di Speranza è stato escluso dalle liste del Partito Democratico

Letta fa fuori Lopalco

Pierluigi Lopalco era stato il primo tra le virostar della pandemia a scendere in politica, chiamato a candidarsi alle regionali nella lista civica di Michele Emiliano. Oggi, pur avendo offerto la sua disponibilità, resta fuori dalle liste del Partito Democratico. Segato proprio dal suo talent scout della politica, il governatore della Puglia.

Avevamo proposto candidature che sono state totalmente ignorate in nome di una arroganza senza limiti, di una concezione padronale della lista” è cosi che il partito di Speranza annuncia che il Pd ha fatto fuori Lopalco.

Il virologo infatti era stato inserito in quota Articolo Uno nelle liste della Puglia. Pierluigi Lopalco, professore a Pisa, da tre anni è tornato nella regione d’origine chiamato direttamente da Emiliano per fargli da scudo durante la pandemia. E per avere la possibilità di inserire il logo Regione Puglia a ogni ospitata tv.

I problemi tra Lopalco e la Giunta della Puglia

Ma la liaison con il governatore pm è durata poco, e alla luce di una importante inchiesta giudiziaria che ha portato all’arresto del capo della protezione civile nominato da Emiliano per gli appalti dell’ospedale Covid in Fiera del levante, Lopalco si è dimesso ed è passato nel partito di Speranza. Accusando Emiliano di trasformismo, furberie, e spregiudicate manovre di palazzo.

Articolo Uno invece da tempo in Puglia è critico verso la maggioranza non avendo neanche un rappresentante in giunta a dispetto delle numerose postazioni elargite da Emiliano a uomini di destra. Ma dopo l’accordo nazionale con il Pd che ha previsto la candidatura degli esponenti della ditta nelle liste del Partito Democratico, pensavano di poter tornare in auge.

E invece Enrico Letta ha deciso di appaltare tutta la lista in Puglia a Michele Emiliano che ha inserito tutti i suoi capolista maschi, compreso il suo capo di gabinetto, e fatto fuori lo scienziato Lopalco. Che oggi, dopo l’annuncio della candidatura di Crisanti, avverte il silenzio intorno a sè: "Non ho notizie sulla mia candidatura alle elezioni politiche - dice il virologo all’adnkronos- quando si è aperta la crisi, la segreteria regionale di Art 1 ha fatto il mio nome come proposta di candidatura. Tutto qui. Da allora non ho sentito più nessuno".

Quindi il partito di Speranza è intervenuto con un duro comunicato contro Emiliano: "Articolo Uno è cofondatore della lista Italia democratica e progressista insieme a Demos, Psi e Pd. In tale veste abbiamo chiesto ripetutamente di compartecipare alla stesura del programma e alla scelta delle candidature, pur nel rispetto dei ruoli e delle proporzioni. In Puglia a parole ci è stato assicurato che ciò sarebbe accaduto, nei fatti è successo esattamente il contrario. Ne prendiamo atto".

A questo punto Lopalco, consapevole dell’insormontabilità dei paletti messi da Emiliano, prova a farsi notare direttamente dall’ex ministro con la speranza di essere inserito all’ultimo minuto in qualcuno dei collegi rimasti ancora vacanti: "Articolo Uno è cofondatore della lista Italia democratica e progressista insieme a Demos, Psi e Pd. In tale veste abbiamo chiesto ripetutamente di compartecipare alla stesura del programma e alla scelta delle candidature, pur nel rispetto dei ruoli e delle proporzioni. In Puglia a parole ci è stato assicurato che ciò sarebbe accaduto, nei fatti è successo esattamente il contrario. Ne prendiamo atto".

E a questo punto giocandosi il tutto per tutto il virologo non esita nello sciorinare il mantra tipico del perfetto candidato del Pd, ovvero l’appello contro le destre: "Mi spaventa una ipotetica vittoria della

destra. Le ricette che stanno mettendo in campo e il taglio della spesa pubblica spalancheranno le porte alla sanità privata. Addio sistema universalistico".

Candidate il virologo Lopalco, altrimenti arrivano le destre.

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