"L'Europa al tavolo dei negoziati"

La proposta della Meloni oggi al G7 sull'Ucraina. E incassa 40 miliardi dagli emiri

"L'Europa al tavolo dei negoziati"
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Alle 14 il presidente del Consiglio Giorgia Meloni si collegherà alla riunione con i leader del G7. Un cambio di programma, dovuto agli sviluppi delle ultime ore nella trattativa tra Russia e Usa per l'accordo di pace in Ucraina. Inizialmente, alla riunione avrebbe dovuto prender parte il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Ieri il presidente americano Donald Trump ha avuto un colloquio telefonico con il premier canadese Justin Trudeau, presidente di turno del G7. «Trudeau ha fatto eco al desiderio di Trump di vedere una fine della guerra e ha riconosciuto che Trump è l'unico leader che può spingere per una pace duratura» precisa la Casa Bianca sottolineando che il premier canadese ha informato il presidente americano sul viaggio negli Stati Uniti dello zar per il confine del Canada. Oggi, invece, a Washington arriverà il presidente francese Emmanuel Macron. Meloni studia le mosse per riportare l'Europa al tavolo dei negoziati. Nell'intervento al Cpac, il raduno dei Conservatori americani, il premier ha ribadito la necessità di ritagliare per l'Ue un posto al tavolo delle trattative. Ma soprattutto, è questa la posizione che Meloni proverà a costruire nelle prossime settimane grazie al suo canale privilegiato con la Casa Bianca, la «pace deve essere giusta». Gli ucraini non possono essere umiliati. Un asse tra Italia e Ucraina che il presidente Zelenski conferma in conferenza stampa: «Con Meloni ho ottimi rapporti. Mi ha detto che voleva venire, ma aveva una visita, sarà online. Le parleremo domani (oggi). Abbiamo un incontro importante, un summit. Forse sarà un punto di svolta».

L'errore da non commettere, questo l'appello che Meloni metterà agli atti al tavolo del G7, è quello di aprire un fronte di scontro con Trump. Meloni assume il delicato compito di lavorare sui due fronti: quello europeo e con Trump. Al presidente degli Stati Uniti, è il ragionamento di Palazzo Chigi, va recapitato un messaggio: l'estromissione dell'Europa dai negoziati è un assist a Putin. Agli alleati del G7 e ai partner europei il messaggio da rivolgere è quello di non irrigidire le relazioni con Washington. Meloni si candida dunque a occupare posto di cerniera tra Europa e Trump, evitando strappi e scontri. Senza rinnegare la linea adottata dal governo italiano fino ad oggi: sostegno a Kiev. Posizione su cui Meloni ha incassato anche il sostegno di pezzi dell'opposizione come Carlo Calenda.

Intanto ieri sera Meloni è stata alla cena al Quirinale con il Presidente degli Emirati Arabi Mohammed bin Zayed Al Nahyan. Un momento chiave che rafforza le relazioni tra Italia-Emirati Arabi Uniti. Si prevedono accordi commerciali per 40 miliardi di dollari. «Un risultato straordinario che conferma la credibilità e l'autorevolezza internazionale del governo guidato da Giorgia Meloni» commenta il capogruppo Fdi alla Camera Galeazzo Bignami. Oggi invece si aprirà a Roma il Forum imprenditoriale Italia-Emirati Arabi Uniti organizzato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dai Ministeri dell'Economia e degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti, con la collaborazione dell'Ice e il supporto di Cdp e Sace. Coinvolti trecento imprenditori di entrambi i paesi.

L'evento sarà introdotto dal Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e dal Ministro di Stato per il commercio estero degli EAU Thani bin Ahmed Al Zeyoudi, interverrà anche il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

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