Coprifuoco alle 22: sconfitta la Lega che si astiene in Cdm. Sì alle riaperture con rischio calcolato

Via libera al testo approvato in cabina di regia nonostante il pressing di Regioni e Carroccio. Confermato l'ok ai ristoranti solo all'aperto, le visite di 4 persone in zona gialla e l'obbligo del "green pass" per spostarsi in arancio e in rosso

Coprifuoco alle 22: sconfitta la Lega che si astiene in Cdm. Sì alle riaperture con rischio calcolato

Con il «rischio calcolato» dal premier Draghi l'Italia riaccende i motori gradualmente. Il cronoprogramma già anticipato è stato pensato per allentare le restrizioni dando una boccata d'ossigeno alle categorie, ma senza compromettere la campagna vaccinale.

Per questo, nonostante, il pressing delle Regioni e soprattutto della Lega, il decreto varato ieri ricalca per lo più la bozza circolata nei giorni scorsi, con pochi ritocchi, come l'anticipazione del via libera alle fiere al 15 giugno. Nulla da fare invece per il coprifuoco, la misura più attesa, su cui in Consiglio dei ministri c'è stato uno scontro durissimo e che rimane alle 22 almeno fino a giugno, ma una data ancora non c'è, dipenderà dall'andamento dei contagi. Una decisione che ha portato all'astensione della Lega. Anche il Cts ha caldeggiato un allentamento progressivo delle misure, anche per quanto riguarda l'orario di inizio delle restrizioni. Dal 26 aprile tornano le zone gialle, tra le quali ci si può spostare liberamente, mentre per andare in quelle arancioni e rosse per turismo serve la certificazione. Nelle regioni con meno contagi si torna a cenare fuori, solo all'aperto, ad andare al cinema e a teatro, in piscina dal 15 maggio e in palestra dal 1° giugno. Un percorso a tappe che arriva al 31 luglio, fino a quando è stato prorogato lo stato di emergenza.

Bar e ristoranti Lunedì, in zona gialla, possono aprire anche a cena i locali che hanno gli spazi all'aperto e il servizio al tavolo. Il pressing della Conferenza delle Regioni per anticipare l'apertura dei ristoranti al chiuso, nel rispetto dei protocolli e senza distinzioni di orari, non ha avuto effetto. La ripartenza dei servizi di ristorazione al chiuso rimane fissata al 1° giugno, ma solo fino alle 18, dunque solo a pranzo.

Palestre, piscine e calcetto Dal 15 maggio, sempre nelle zone gialle, riaprono le piscine all'aperto, mentre per le palestre la ripartenza rimane ferma al 1° giugno, nonostante il tentativo dei governatori di anticiparla al 26 aprile. Da lunedì all'aperto sono consentiti gli sport di squadra anche di contatto, come il calcetto e il basket. Senza usare gli spogliatoi. Il ministro Maria Stella Gelmini, in relazione all'andamento dei contagi e delle vaccinazioni, intende porre rimedio ad alcune incongruenze sullo sport, ma anche sulla ristorazione e sul wedding. Confermato invece il via libera a centri termali e parchi tematici soltanto il 1° luglio. Una decisione che ha deluso gli operatori del settore, che quest'anno prevedono tra i 10 e i 15mila occupati in meno.

Stadi Sempre in zona gialla dal 1° giugno si torna allo stadio o nei palazzetti, con un capienza massima del 25%, ad assistere a eventi sportivi. Sugli spalti non ci potranno essere comunque più di 1.000 persone negli impianti all'aperto e di 500 in quelli al chiuso. Per eventi di particolare rilevanza, tenendo conto delle caratteristiche dei luoghi, può essere autorizzata la presenza di un maggior numero di spettatori. Per il portavoce del Cts, Silvio Brusaferro, le manifestazioni sportive di interesse nazionale dovrebbero seguire le regole già definite per le attività dello spettacolo.

Cinema e teatri Prenotazioni obbligatorie, distanziamento di almeno un metro e posti preassegnati per tornare al cinema, a teatro o ad ascoltare un concerto dal 26 aprile, al chiuso e all'aperto, in sale con capienza al 50% e comunque mai superiore a 1.000 spettatori all'aperto e a 500 al chiuso. Se la curva epidemiologica migliorerà, all'aperto i numeri potranno essere rivisti.

Fiere e centri commerciali Il 15 giugno, non più il 1° luglio, solo in zona gialla, ripartono le fiere, un settore tra i più penalizzati. Dal 1° luglio via libera a convegni e congressi. Mentre già dal 15 maggio i centri commerciali possono tornare a lavorare nei fine settimana.

Visite a parenti e amici Non più in due, ma anche in quattro, oltre a eventuali minorenni o persone non autosufficienti, si può fare visita ad amici e parenti in un'abitazione privata che si trova nelle zone gialle e arancioni, una sola volta al giorno e negli orari consentiti dal coprifuoco, dal 1° maggio al 15 giugno.

Spostamenti Torna la fascia gialla all'interno della quale è consentito muoversi liberamente, mentre per spostarsi tra regioni arancioni e rosse per turismo è necessario il pass verde. Per motivi di lavoro, salute e urgenza basta l'autocertificazione.

Pass verde Può riprendere a viaggiare chi è in possesso del certificato verde, rilasciato dalle strutture sanitarie, che attesti l'avvenuta vaccinazione o la guarigione dal Covid (e che ha una validità di 6 mesi). Va bene anche un test molecolare o rapido con esito negativo effettuato nelle ultime 48 ore.

Sono riconosciute in Italia anche le certificazioni verdi rilasciate dagli Stati membri della Ue, mentre quelle di uno Stato terzo solo se la vaccinazione effettuata è ritenuta equivalente a quella valida sul territorio nazionale.

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