Dalla penuria all'abbondanza. Dopo due anni e mezzo di pandemia, i vaccini contro il Covid raddoppiano. E tra qualche settimana triplicheranno: il «vecchio» monovalente, il bivalente contro Omicron 1 e il bivalente contro Omicron 4 e 5. Insomma, entro ottobre ci sarà solo l'imbarazzo della scelta su quale composto utilizzare per contrastare il Covid.
Ma andiamo con ordine. Ieri Ema ha approvato i primi due vaccini bivalenti modificati contro Omicron 1: Comirnaty di Pfizer Biontech e Spikevax di Moderna. Le due case farmaceutiche, che ora sono rivali anche nei tribunali per un contenzioso sui brevetti anti Covid, si apprestano a sbarcare sul mercato europeo dopo aver incassato il via libera negli Usa. Rispetto al vaccino monovalente ora in circolazione che contiene il ceppo di Wuhan, quelli approvati ieri sono invece bivalenti e contengono sia il ceppo originario del virus pandemico (comparso nel 2019-20) sia la variante Omicron BA.1 (oggi però scomparsa perché soppiantata da Omicron 5). Il ministro della Salute Roberto Speranza ha già annunciato che i vaccini modificati saranno disponibili in Italia entro metà settembre e sono destinati solo a chi ha già completato il ciclo. Chi non si è mai vaccinato, invece, dovrà prima immunizzarsi con la dose piena del prodotto originale e in Italia attualmente sono disponibili ben 2.330.000 di monovalenti anti-covid. Ma il booster non sarà dedicato a tutti. L'Aifa, nella riunione del 5 settembre, indicherà i destinatari a cui verrà raccomandata la nuova dose booster. E presumibilmente, i primi della lista saranno i fragili e gli over 60-65. Chi ha già fatto la quarta dose con il «vecchio» vaccino, dovrà invece aspettare almeno 120 giorni prima di fare quello di nuova produzione. Anche questi nuovi preparati, però, non serviranno a bloccare la circolazione del virus. La risposta anticorpale è molto alta, cresce del doppio rispetto al monovalente e quindi i due nuovi vaccini sono efficaci nel prevenire la malattia grave, ma proteggono solo parzialmente dal contagio e dal rischio di trasmettere l'infezione. Secondo Ema, «sia il bivalente Comirnaty sia il bivalente Spikevax aggiornati a BA.1 possono innescare in persone precedentemente vaccinate forti risposte immunitarie contro Omicron BA.1 e il virus originale». Per contro, gli effetti collaterali osservati sono paragonabili a quelli osservati coi vecchi vaccini. Effetti «tipicamente lievi e di breve durata».
Le novità non finiscono qui. Ema ha già in programma, nelle prossime settimane, di approvare anche i vaccini bivalenti aggiornati di Pfizer-BioNTech e Moderna contro Omicron 4 e 5. Negli Usa, questi vaccini già adottati, non sono stati però testati sull'uomo. La Fda ha basato la sua decisione sui dati di sicurezza ed efficacia dei vaccini originali, nonché su studi clinici condotti su booster bivalenti che utilizzano la sottovariante BA.1. Ed è per questo che probabilmente anche Ema approverà i due nuovi prodotti con la stessa procedura adottata dalla Fda in via d'emergenza. Anche perché ci si aspetta che i bivalenti ora in circolazione possano essere più efficaci anche contro Centaurus che fa parte comunque della famiglia Omicron.
Ma che fine faranno i vaccini anti-Covid originali? «Sono ancora
efficaci nel prevenire malattie gravi, ospedalizzazioni e decessi associati a Covid - precisa Ema - e continueranno a essere utilizzati nelle campagne di vaccinazione nell'Ue, in particolare per le vaccinazioni primarie».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.