L'influenza blocca l'agenda. Meloni non sarà a Monaco e anche l'India è in dubbio. Ma resta in piedi Kiev

Domani non sarà al vertice in Germania. Rimane confermato il viaggio in Ucraina

L'influenza blocca l'agenda. Meloni non sarà a Monaco e anche l'India è in dubbio. Ma resta in piedi Kiev

Giorgia Meloni non ci sarà. Non solo domani a Monaco di Baviera, città che ospita la 59esima edizione di una conferenza sulla sicurezza che negli anni si è guadagnata l'appellativo di «Davos for defence» e a cui partecipano circa quaranta tra capi di Stato e di governo (dalla vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, al cancelliere tedesco Olaf Scholz, fino al presidente francese Emmanuel Macron). Ma, riferiscono fonti diplomatiche, potrebbe saltare anche la visita a Nuova Delhi i primi di marzo, dove la presidente del Consiglio era attesa per un bilaterale con il premier indiano Narendra Modi a margine del Raisina Dialogue 2023, per poi fare tappa due giorni e una notte ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi. Appuntamenti in parte cancellati e in parte in stand by a causa di una brutta influenza che va avanti ormai da domenica scorsa e che salvo un passaggio a Palazzo Chigi di poche ore mercoledì scorso sta costringendo Meloni a dosare il più possibile le uscite. «Sono più le parole che la tosse», raccontava in quel di piazza Colonna chi lasciava la sede del governo mercoledì sera dopo averla appena incontrata.

Al netto di questo, però, la premier farà di tutto per non rimandare il viaggio a Kiev, appuntamento in agenda da tempo e che ha una forte valenza politica. Sul fronte estero, per ribadire il sostegno dell'Italia alle ragioni dell'Ucraina, ma pure sul versante interno, per mettere in chiaro qual è la linea di Palazzo Chigi rispetto ai distinguo degli alleati. Una visita, quella a Kiev, che nonostante gli acciacchi influenzali della premier continua ad essere confermata da fonti diplomatiche italiane e della capitale ucraina. Dove, almeno a ieri sera e tenendo conto delle evidenti ragioni di sicurezza e riservatezza, continua a essere programmata per martedì prossimo l'arrivo di Meloni (con a margine un passaggio a Varsavia: o lunedì oppure mercoledì prima di rientrare a Roma).

Tutte ricostruzioni suscettibili di conferme e variazioni, anche perché sull'agenda estera della premier Palazzo Chigi tiene il più stretto riserbo. La trasferta di domani a Monaco, per dire, è stata prima resa pubblica da alcuni quotidiani (tra cui il Giornale), poi confermata mercoledì da diversi interlocutori della presidenza del Consiglio e infine ieri poco dopo pranzo cancellata come mai fosse stata prevista. Nonostante, ancora a tarda sera, la presenza di Meloni a Monaco risultasse nell'elenco ufficiale dei «Partecipanti registrati» alla conferenza.

Insomma, mentre in Italia il Consiglio dei ministri di ieri - che la premier presiede da remoto a casa, causa influenza - si occupa del Pnrr e del superbonus, oggi a Monaco si apre una conferenza sulla sicurezza a cui l'Italia parteciperà «solo» con il suo ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Atteso in Germania per sabato pomeriggio, dopo aver incontrato ieri a Roma Wang Yi, il più alto rappresentante della diplomazia cinese che domani sarà anche a Monaco.

La Cina, è il messaggio portato da Pechino, deve giocare un ruolo fondamentale per «spingere verso la pace». Una missione, quella del fidato emissario di Xi Jinping, che prevede questa mattina anche una tappa al Quirinale da Sergio Mattarella.

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