L'ira di Salvini contro Di Maio e Conte: "Non fanno che provocarmi"

Il leghista: "Mi hanno attaccato ogni giorno sul congresso di Verona". E su Conte: "Ormai non è equidistante tra me e il M5S"

L'ira di Salvini contro Di Maio e Conte: "Non fanno che provocarmi"

Si sono invertite le parti. Se prima erano i grillini a lamentarsi degli attacchi o delle prese di distanza di Salvini, adesso è il leghista che non nasconde la sua rabbia nei confronti dell'alleato e del premier. Secondo quanto scrive il Corriere della Sera, infatti, il leader della Lega non ha digerito il comportamento del vicepremier pentastellato e del capo del governo, rei, a suo dire, di averlo attaccato ogni giorno in merito alla sua partecipazione al congresso delle famiglie di Verona.

"Non un giorno, nemmeno un singolo giorno hanno rinunciato a cavalcare il Congresso della Famiglie. Non gli è parso vero...Io non è che passi le mie giornate ad attaccare i Cinque Stelle. E invece ogni giorno io mi ritrovo a sentirmi dare del retrogrado, del medievale, dello sfigato. Ma guarda un po’...", tuonava ieri Salvini. E ancora non era giunta la bacchettata di Conte nei suoi confronti in merito alle adozioni. "Rimane confermato che bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare nei ministeri tutti i giorni e studiare le cose prima di parlare, altrimenti si fa solo confusione", una frase dura e tranchant.

Adesso per Salvini Conte "ha perduto anche le parvenze di equidistanza tra noi e loro".

Il premier giorni fa era anche tornato a parlare di Ius soli scatenando anche in quel caso l'incredulità del leghista. Che, sempre al Corriere, rivela: "Non mi sorprendo più di niente. Ma come è possibile che torni su ‘sta cosa che per noi è stata un cavallo di battaglia nella scorsa legislatura? Ma che è? Una provocazione?".

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