Ieri, mercoledì 17 aprile, se n'è andato Massimo Bordin, voce storica di Radio Radicale, vinto da un brutto male a 67 anni. E ieri anche in Parlamento è stato ricordato e pianto. Moltissimi gli interventi commossi in sua memoria: tra questi non è passato inosservato quello di Vittorio Sgarbi.
Già, perché il deputato del Gruppo Misto, si è scagliato con veemenza contro il Movimento 5 Stelle, reo di aver tagliato i fondi a Radio Radicale, di cui Bordi è stato direttore dal 1991 al 2010, nonché conduttore fino all'ultimo della sua seguitissima rassegna stampa mattutina, Stampa e regime.
"Devo dire che ho sentito con interesse le parole della Polverini e della Boldrini. Faccio invece un po' fatica a sentire le parole del capogruppo del M5s, che ha dichiarato attraverso due suoi illustri rappresentati – il sottosegretario Crimi e il ministro dello Sviluppo Economico Di Maio – l'intenzione di non rinnovare la convenzione con Radio Radicale", sottolinea il critico d'arte.
Che, subito dopo, tuona dal suo scranno: "Si vergognino di piangere adesso contro quello che hanno voluto chiudere! C'è un limite all’indecenza. E quelli che oggi piangono Bordin hanno chiuso Radio Radicale. O la riaprono e tutti insieme rinnegano la stupidaggine di Crimi e Di Maio, oppure non ha senso il loro pianto verso uno che hanno umiliato…".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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