"L'Italicum è un attentato costituzionale. Il Parlamento se ne è fregato della sentenza della Consulta sennò evitava di approvare una legge anticostituzionale". L'avvocato Felice Besostri che, insieme ai colleghi Giuseppe Bozzi e Claudio Tani, aveva fatto ricorso contro il Porcellum ora si dice pronto a dare battaglia pure sull'Italicum.
"Il 7 maggio - dice al Giornale.it - si riunirà il coordinamento per la democrazia costituzionale di cui fanno parte, insieme a me anche personalità come Laffranco Pace ed Emilio Zecca e a cui aderiscono anche la Fiom e la Rete Socialista", ha dichiarato Besostri. "L'Italicum - ha spiegato l'avvocato - è incostituzionale perché, con il trucco del ballottaggio, non ha tenuto conto dei rilievi della Corte laddove imponeva che vi fosse una soglia minima in percentuali o in seggi per ottenere il premio di maggioranza". "Il secondo punto critico sta nel fatto che i valdostani e i trentini votino anche al ballottaggio pur avendo già eletto i loro rappresentanti al primo turno. Si creano cittadini di serie A e serie B e si introduce implicitamente l'elezione diretta del premier", ha attaccato Besostri che vede nel ricorso alla Corte l'unica soluzione per fermare l'Italicum.
"Il referendum non è praticabile perché i quesiti possono cambiare a seconda di quando viene indetto. Se prima del voto può prevedere l'abolizione totale della legge elettorale, mentre se viene indetto dopo si può prevedere solo l'abrogazione parziale di alcuni articoli.
Personalmente - ha concluso l'avvocato - preferisco il ricorso alla Corte Costituzionale e non esiste alcun problema politico se alla battaglia contro l'Italicum si uniscono anche forze politiche contrapposte come Sel e Forza Italia perché maggiori sono i ricorsi e meglio è".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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