Liti in famiglia, poi la follia. Uccide fratello e cognata

Guardia giurata spara ai parenti seduti a tavola nella loro azienda agricola, poi chiama il 112

Liti in famiglia, poi la follia. Uccide fratello e cognata

Erano a tavola, in procinto di pranzare, quando sono stati freddati da vari colpi di pistola nella cucina della loro abitazione. Un duplice omicidio maturato in un contesto familiare quello che ieri ha sconvolto Paese, piccolo comune ad ovest di Treviso.

Le due vittime, Lino Pestrin (63 anni) e la moglie Rosanna Trento (58 anni) sono marito e moglie, l'assassino reo confesso è il fratello dell'uomo, Massimo Pestrin (51 anni), due figli, ex dipendente di un deposito di medicinali e attualmente guardia giurata. È con la pistola d'ordinanza che ha sparato ai parenti per dissidi legati a dinamiche familiari.

La tragedia si è verificata all'interno di un'azienda agricola adibita ad allevamento di mucche e gestita dai Pestrin, una grande famiglia, composta complessivamente da quattro fratelli e due sorelle, mentre i genitori sono morti da tempo. Lino Pestrin era stato presidente della cooperativa lattiero casearia di Santandrà (Povegliano), sua moglie invece si occupava della casa. I rapporti con l'assassino sembra fossero tesi da tempo, ma nulla che lasciasse presagire la tragedia. Gli inquirenti stanno cercando di capire cosa abbia fatto scattare la follia omicida di Massimo Pestrin. All'esterno, sull'aia, sono stati rinvenuti dei bossoli, ma inesplosi.

Dopo aver sparato ai parenti Petrin ha chiamato i carabinieri e si è fatto arrestare. Sul posto sono intervenuti i militari, che lo hanno identificato e hanno posto sotto sequestro l'arma, una pistola modello «Glock 17», regolarmente detenuta. Il 51enne si trova in stato di fermo nella casa circondariale di Treviso in attesa dell'udienza di convalida dell'arresto davanti al gip. È accusato di duplice omicidio aggravato.

Il delitto è avvenuto poco prima delle 13,30 di ieri, nel cucinino dell'abitazione delle vittime, all'interno della proprietà agricola, dove viveva anche il killer. Il 51enne ha sparato una decina di colpi, sei dei quali hanno centrato le due vittime, soprattutto nella parte alta del busto e alla schiena, mentre la coppia era seduta a tavola e stava per cominciare a pranzare.

In un primo momento si era pensato ad un omicidio-suicidio, poi si è stato chiarito che a sparare era stato un familiare e le indagini dei carabinieri si sono concentrate sul movente, che non è stato ancora del tutto chiarito.

Nonostante Pestrin abbia confessato di aver ucciso il fratello e la cognata, infatti, il colonnello Massimo Ribaudo, comandante dei carabinieri di Treviso, ha detto che ci sono ancora accertamenti in corso per verificare alcune circostanze che riguardano i rapporti familiari. Sul posto, nell'immediatezza dei fatti, è arrivato il pubblico ministero Michele Permunian per un sopralluogo, mentre i Ris effettuavano i rilievi di rito.

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