L'obiettivo russo è una vendetta per la Moskva: caccia al bunker

Elicotteri piazzati al confine orientale e super bombe Fab-3000 per un'offensiva lunga e sanguinosa, portata anche sulla capitale.

L'obiettivo russo è una vendetta per la Moskva: caccia al bunker

Elicotteri piazzati al confine orientale e super bombe Fab-3000 per un'offensiva lunga e sanguinosa, portata anche sulla capitale. Così il Cremlino si prepara alla seconda fase dalla guerra in Ucraina dopo l'affondamento della Moskva, accompagnato dalle voci su una possibile imbeccata della Cia e dalla decisione della Casa Bianca di non inviare Joe Biden a Kiev.

Gli strateghi putiniani hanno già definito i dettagli dell'operazione: intanto stanno ammassando elicotteri d'assalto al confine orientale, con l'evidente intento di sterilizzare la resistenza ucraina nelle repubbliche separatiste. Una volta costruito questo «muro», per cui verosimilmente saranno necessarie alcune settimane di posizionamento logistico, l'assalto verrà sferrato con le bombe Fab-3000. Anche se risalenti all'era sovietica, sono ordigni in grado di penetrare un'armatura fino a 288 mm di spessore, con un raggio di distruzione di 46 metri in virtù di quasi 3mila chili di tritolo.

Tra gli obiettivi del nuovo attacco ne spiccano due, su tutti. Il primo fa riferimento all'ormai nota acciaieria Azovstal di Mariupol, come annunciato dal consigliere del sindaco della città, Petro Andriushchenko. Lo dimostra, una volta di più, l'arrivo dei bombardieri Tupolev che hanno in pancia le Fab-3000, appositamente ripescate dai depositi per sconfiggere il reggimento Azov, che ha il suo quartier generale nei sotterranei dell'acciaieria Azovstal. Mariupol inoltre permetterebbe alle truppe russe di «realizzare» la tanto agognata bretella ideale dalla Crimea e allo strategico porto di Odessa, da cui si domina il Mar Nero e i suoi traffici commerciali.

Il secondo è, fisiologicamente, il bunker sotto il palazzo presidenziale in cui si nasconde Volodymyr Zelensky, così come sostengono molti analisti militari del calibro di Oleg Zhdanov, che si aspetta un attacco inquietante proprio diretto al quartiere governativo di Kiev, anche se si tratta di una zona altamente protetta. Ma che di fatto rappresenta il cuore dell'azione russa a due mesi dall'inizio dell'invasione.

In previsione della campagna sull'Est dell'Ucraina sono già stati intensificati i bombardamenti sull'area di Kharkiv, la seconda città più grande del Paese. Un piccolo assaggio di ciò che potrà accadere si è avuto ieri, con l'attacco diretto ai distretti di Slobidsky e Osnovyansky, che i russi hanno condotto utilizzando un missile da crociera a lungo raggio Calibre: il bilancio è di due civili uccisi e 18 feriti.

Inoltre a Kiev ci sono stati ieri almeno una vittima e diversi feriti molto gravi, dopo l'attacco condotto a Darnyzja dove si trovava una fabbrica di carri armati come confermato direttamente dal portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. La nuova traccia l'ha indicata a chiare lettere il Cremlino: Mosca considera l'eliminazione dei battaglioni nazionalisti ucraini come compito prioritario.

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